Messina

Venerdì 20 Settembre 2024

Sant'Agata, i primari emigranti verso l’ospedale pattese

SANT'AGATA. Le professionalità mediche che si trovano nei reparti dell’ospedale della città, riscontrano sempre più credito nell’ambito dell’ASP, azienda sanitaria provinciale, ed i responsabili delle unità operative complesse, spesso sono chiamati a ricoprire ruoli di coordinamento nel nosocomio di Patti. Il primario del reparto di chirurgia, Giuseppe Maniaci, ed il primario del reparto di traumatologia ed ortopedia, Sabatino Carianni sovente sono stati incaricati a dirigere gli analoghi reparti dell’ospedale di Patti. Anche il primario del reparto di ostetricia e ginecologia, Umberto Musarra, presto potrebbe ricevere l’incarico di coordinare il punto nascite di Patti, dove il direttore Bruno Magliarditi ha lasciato il reparto per andare a dirigere quello dell’ospedale di Milazzo. Le “grandi manovre” che vedono coinvolti i dirigenti delle strutture ospedaliere della provincia sono da contestualizzare con il ritorno al vertice dell’ASP di Messina del commissario Manlio Magistri, e del nuovo direttore sanitario dell’ASP, Mario Paino.
Quella dell’utilizzo in altri nosocomi delle professionalità mediche dell’ospedale della città, potrebbe essere vista come una spoliazione, se si guarda alla lunga attesa della riorganizzazione della rete ospedaliera della Sicilia, che prevedeva l’istituzione degli ospedali riuniti di Sant’Agata Militello e di Mistretta, complementari nell’unica struttura ospedaliera, dove non ci saranno reparti fotocopia, ed in mutuo soccorso per poter superare la soglia di 120 posti letto dei mini-nosocomi destinati a chiudere i battenti come previsto dal nuovo piano ministeriale della Salute.
Il sindaco Carmelo Sottile, che professionalmente prima dell’incarico istituzionale ha ricoperto il ruolo di medico specialista nel reparto di pronto soccorso dell’ospedale ritiene che “quella delle prestazioni richieste ai responsabili delle unità operative complesse , perché mancano le figure professionali in altri nosocomi non è motivo di timore da spoliazione , bensì un motivo d’orgoglio, perché il nostro ospedale è detentore di eccellenze mediche da esportare per coordinare altri reparti”. Sottile, anzi, auspica un potenziamento della struttura cittadina e cioè che presto nell’ospedale sia operativa anche l’Utic,unità terapia intensiva coronarica nel reparto di cardiologia, dove di fatto è funzionante con la presenza di due specialisti cardiologi nell’arco delle 24 ore. Gli aspetti qualificanti dell’ospedale di via Medici sono le strutture complesse dei reparti di Cardiologia ( 8posti letto) medicina (12) Chirurgia (12), Ostetricia (11)e Pediatria ( 6), insieme Punto nascite, Psichiatria (10) struttura semplice, e cinque posto posti di astanteria nel reparto di Pronto Soccorso.

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