CAPO D'ORLANDO. Aumentano le entrate tributarie a Capo d’Orlando. È quanto emerge dal rendiconto del bilancio consuntivo approvato dalla giunta comunale, che il prossimo 4 giugno verrà presentato in consiglio comunale. Un incremento considerevole in un comune di 13.307 abitanti dove le aliquote sono rimaste invariate. Dal documento sembra che le entrate derivanti dal pagamento dell’IMU (imposta municipale unica), prima ICI (imposta comunale sugli immobili), siano notevolmente aumentate. Gli introiti sono passati da 2.775.029 euro per l’anno 2009 a 4.557.902 euro per il 2013. Somme dalle quali, però, vanno sottratte le quote destinate alle casse statali. Pertanto il comune avrebbe recuperato nel corso degli anni circa 300 mila euro, una percentuale che si aggira intorno al 10-15%. Un incremento dovuto, da una parte, al contrasto dell’evasione fiscale che l’amministrazione Sindoni ha portato avanti in questi anni in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. Grazie al controllo incrociato tra catasto, bollette per la fornitura elettrica e quelle dei rifiuti, è praticamente impossibile per i contribuenti “furbetti” evadere il pagamento dell’IMU e della TARI (prima TARSU – TARES). Dall’altra parte l’incremento è dovuto anche al patrimonio immobiliare presente sul territorio comunale. Una risorsa in grado di poter sostenere la gestione amministrativa del comune paladino. Sembra, infatti, che circa il 15% delle abitazioni paladine siano seconde case, e per questo soggette al pagamento dell’imposta municipale unica. Come si legge dal bilancio consuntivo i proventi tributari nell’anno 2013 sono, infatti, rappresentati per il 54.78% dalle entrate di gestione mentre solo il 25.74% è da imputare ai trasferimenti provenienti da Stato e Regione. “L’amministrazione – spiegano da Palazzo Europa – sta cercando di determinare le nuove aliquote Tasi-Imu senza però incidere ulteriormente nelle tasche dei cittadini. Il nostro obiettivo è quello di ottenere che la somma delle due tasse non superi la percentuale applicata l’anno scorso per l’aliquota base pari allo 0.96 per mille”. Altro discorso è invece per le spese. Incidono maggiormente sul bilancio comunale quelle relative alla gestione dei servizi, con quasi il 50%, e del personale con il 38%.
E ora inizia l’era della Iuc, Imposta Unica Comunale, che prenderà il posto (accorpandole) di Imu, Tasi e Tari, cioè quelle tasse su abitazioni, rifiuti e servizi che l’ente locale garantisce. La delibera è stata deliberata dal Consiglio comunale ed è già in vigore. Prima scadenza a luglio. Secondo l’amministrazione, che ha predisposto l’atto, in termini di gravame sui contribuenti, per l’Imu (Imposta Municipale Propria) e per la TASI (Tributo sui Servizi Indivisibili), punta a far si che la somma dei due tributi non superi la tariffa vigente dell’Imu. “L’obiettivo- spiega il primo cittadino Enzo Sindoni- è quello di effettuare un ulteriore sgravio in favore dei contribuenti orlandini e ricordo che l’ attuale indice di carico dell’imposta, applicato dal Comune, è di 9.6 per mille e quello massimo previsto dalla legge è di 10.6”.
Capo d'Orlando, aumentano le entrate tributarie comunali
L’incremento è stato reso possibile grazie al contrasto dell’evasione fiscale che l’amministrazione ha portato avanti in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate
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