MESSINA. «Il viadotto Ritiro è a rischio collasso. Occorre subito realizzare l’uscita della Messina-Palermo sul viale Giostra che ha un costo di non più di un milione e 200 mila euro per non isolare la città dalla Sicilia occidentale e consentire di avere a disposizione un bypass rispetto alla struttura in questione. Se il Comune non ha i soldi lo faccia il Cas». A parlare è l’ingegnere capo del genio civile Gaetano Sciacca che è stato anche commissario del consorzio autostrada per tre mesi. Due anni fa, Sciacca, scrisse alla Regione al consorzio, all’Anas e alla procura. A distanza di due anni a parte il restringimento della carreggiata sul viadotto nulla è stato fatto. Eppure una relazione di quattro docenti universitari della facoltà di Ingegneria ammonivano le istituzioni ad intervenire immediatamente: «Ricordo che per molto meno - spiega Sciacca- la rampa del viale Boccetta che fu oggetto di interventi abusivi fu chiusa per il ripristino delle condizioni di sicurezza e scattarono dei provvedimenti della magistratura. Perché in questo caso si registra l’immobilismo più assoluto?». Secondo la relazione di due anni fa gli impalcati non sono adeguati a supportare il carico convenzionale. «La scarsa qualità del calcestruzzo potrà condurre- scrivevano all’epoca i tecnici - nel giro di pochi anni, al possibile distacco di parti strutturali di dimesnsioni significative. Nove dei 40 piloni di sostegno- non soddisfano le condizioni di sicurezza».
Palermo-Messina, viadotto di Ritiro a rischio collasso
L’allarme dell'ingegnere capo del Genio civile: "Serve l’uscita sul viale Giostra"
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