PATTI. Buone notizie per i residenti, ma anche per gli esercenti che svolgono la loro attività nel cuore del centro storico, nella vasta area compresa tra le piazze Niosi e Don Luigi Sturzo, e le vie Roma, Regina Elena, Vedi e Carlo Pisacane. I lavori, riprenderanno il prossimo lunedì e consegnati alla fruibilità dei cittadini entro l’inizio del prossimo mese di dicembre. Termina dunque la ”telenovela” legata al fermo di oltre due mesi dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione nel cuore del centro storico. Già da domani, infatti, saranno nuovamente resi attivi tutti vari macchinari fermi da tempo, portata tutta la pietra calcarea proveniente da Floresta, che per la difficoltà di reperirla immediatamente è stata una delle cause per cui si è verificato questo ritardo. Di conseguenza a partire dal prossimo lunedì, i lavori riprenderanno a pieno ritmo e contemporaneamente in tutti i vari cantieri del centro: piazza don Luigi Sturzo, le vie Verdi, Regina Elena e Carlo Pisacane, per poi porre tutta l’attenzione possibile per la riqualificazione e ristrutturazione della centralissima piazza Niosi e dell’adiacente via Roma. Lo ha annunciato la titolare della ditta che ha in appalto i lavori, Rossella Venuto, che in maniera dettagliata spiega il perché di tutti questi ritardi che sommati fra di loro, hanno provocato anche le proteste dei residenti e degli operatori economici della zona che hanno visto calare sensibilmente il loro volume di affari.
«Il tutto – spiega Venuto - è dipeso dal fatto che con l’impossibilità di avere a disposizione la pietra calcarea scelta in sostituzione di quella arenaria con la quale è stato pavimentato il quartiere “Madonna a Porta”, si è dovuto procedere alla sospensione dei lavori. Ciò chiaramente ha provocato anche delle difficoltà amministrative e burocratiche legate alla messa a riposo dei lavoratori. In pratica ho dovuto licenziarli in attesa che arrivasse la materia prima. Quindi per riassumerli, adesso ho dovuto rifare tutte le varie procedure burocratiche necessarie, per cui se non ci saranno altri intoppi pensiamo di poter consegnare i lavori in maniera definitiva all’inizio del mese di dicembre. Non posso essere più precisa – conclude Venuto – in quanto dipende anche delle possibile varie difficoltà, come quelle causate dallo stato super obsoleto in cui abbiamo trovato buona parte delle condutture esistenti nel quartiere “Madonna a Porta”». Il cambio della pietra si è reso necessario per la particolare caratteristica del terreno presente in queste zone alquanto umido. Questo nuovo tipo di materiale, secondo quanto stabilito dagli esperti del settore dovrebbe senz’altro fornire un rendimento alquanto superiore impedendo cosi il formarsi del muschio verdino che ne ha provocato la sostituzione. Come si ricorderà i lavori iniziati nella primavera del 2012, subirono un primo fermo di oltre sei mesi, riprendendo poi nel quartiere “Madonna a Porta” per fermarsi quasi subito sia per la difficoltà incontrata dalla ditta nell’eseguire i lavori a causa delle vetustà delle tubazioni, soggette alla rottura al più piccolo impatto. Quindi nuovo fermo, questa volta dovuto per il ritardato pagamento delle spettanze alla ditta da parte della Regione.