MESSINA. I soci dell’ACIS, associazione commercianti imprenditori santagatesi, ieri sera si sono riuniti nella rappresentativa sede di via Giotto per partecipare ai lavori dell’assemblea e procedere alla verifica dell’attività svolta nell’ultimo triennio e per confermare ed eleggere i nuovi componenti direttivo. Ad inizio della riunione presieduta dal consigliere “anziano”, Salvatore Maggio, l’assemblea ha ratificato l’ammissione di sette nuovi soci, un segnale positivo per un’associazione che si distingue sul territorio nazionale, non solo per il più alto numero di soci,oltre 150, ma soprattutto per l’impegnativa attività antiracket svolta senza soluzione di continuità e senza calo di attenzione nel periodo di 23 anni, sin dal primo giorno della fondazione. Sono sette i nuovi soci ammessi, presentatori dell’istanza nel 2013, ma altri numerosi nuovi soci hanno presentato domanda di ammissione nel 2014, e rappresentano una dimensione territoriale di ben 18 comuni. I sette soci ammessi appartengono a diverse categorie commerciali: Eliana Carroccetto - agriturismo Il vecchio Carro, Caterina Chiavetta - Passione Animali, Serrgio Blandi, Birrificio Pinta Siciliana, Calogero Amata Nocifora – Amata costruzioni, Giuseppe Rosignolo – rivendita tabacchi, Giuseppe Genovese- ristorazione Alpin, Rita Franchina – Rizzo service.
Il direttivo è composto dai soci confermati all’incarico Salvatore Rabbone, Antonio Amata, Giuseppe Foti, Rosalba Sirna, Salvatore Maggio, Salvatore Alessandro, e dai new entry Rosalba Sirna, Giusi Napoli e Rocco Foti. L’approvazione del bilancio finanziario ha aperto la discussione sulla mancata erogazione del contributo all’associazione previsto dal Governo Regionale, coincidente all’arrivo all’ARS del Governatore Rosario Crocetta. Il presidente dell’ACIS,Giuseppe Foti ha sostenuto che le associazioni antiracket sono presidi sul territorio , a difesa di commercianti ed imprenditori, svolgendo azione di denuncia dei personaggi del racket, e le associazioni possono trasmettere la loro esperienza ad altri, fornendo aiuto e prezioso sostegno. Per tre volte l’ACIS è stata ammessa come parte in importanti processi nei tribunali, due volte in Calabria a Catanzaro ed una volta a Termini Imerese, sempre a difesa del vicepresidente dell’associazione, Antonio Amata. La quota sociale annua per i soci progressivamente è stata ridotta fino all’attuale soglia di 50 euro, ma è l’impegno personale di ognuno a qualificare una complessa e continua attività, segnalata con merito dai più rappresentativi dirigenti delle forze dell’ordine e dalle autorità istituzionali.