PATTI. L'ennesima, ventennale controversia tra il Comune e privati cittadini, scaturita dalla espropriazione di un terreno per costruirvi una discarica, si è chiusa con il pagamento dell'ultima parte del risarcimento dei danni a questi ultimi che ammonta a 200.539,13 euro. Complessivamente, il Comune ha dovuto pagare la somma complessiva di poco inferiore ai 405mila euro. Prima di procedere alla liquidazione e al pagamento della somma, l'Ufficio aveva accertato, a seguito di verifica, che i fratelli Anzà sono soggetti non inadempienti. Il Responsabile del Settore Affari Generali del Comune, dottoressa Marcella Gregorio, con propria determina, ha deciso, quindi, di liquidare e pagare, nella misura di un quarto per ciascuno, ai fratelli Santi Antonino, Maria Teresa, Aldo e Giuseppina Anzà, la somma spettante che, ricordiamo, era stata riconosciuta come debito fuori bilancio con delibera numero 91 /2012 approvata dal Consiglio comunale. Alla complessiva spesa il Comune farà fronte, giusta determina di impegno numero 113 del 31 dicembre 2012, con i fondi del redigendo bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2014 da approvarsi entro il 31 luglio. Il Responsabile del Settore Servizi Finanziari è stato autorizzato ad emettere il relativo mandato di pagamento. La decisione è stata adottata in esecuzione della sentenza numero 183/2011 della Corte di Appello di Messina relativa, appunto, alla controversia tra i fratelli Anzà contro il Comune di Patti riguardante il risarcimento dei danni subiti a seguito dell'installazione di una discarica per i rifiuti solidi urbani in un terreno di loro proprietà, ubicato in località Litto, ammontante a 404.395,97 euro complessivi, da corrispondere ai fratelli Anzà. Ricordiamo che, con determina numero 312 del 21 marzo 2013 agli stessi era stata corrisposta la somma rimanente. L'importo totale pagato è comprensivo della bonifica del terreno, del risarcimento e delle spese legali.