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Orlandina stanca e con l’attacco senza ispirazione perde gara1 a Trento

La squadra di Pozzecco si è progressivamente spenta. Martedì si torna in campo per gara2: ci vorrà altro spirito

TRENTO. Trento vince (91-78 il punteggio finale) abbastanza agevolmente gara1 di questa finale play off, nonostante che Capo d'Orlando abbia dato per lunghi tratti l'impressione di poter cambiare l'inerzia della partita.
Sul risultato finale hanno senz'altro inciso negativamente le cattive condizioni fisiche di Basile e Soragna, che dopo aver trascinato la squadra per tutta la stagione, non riescono ad essere utili come potrebbero.
Il primo quarto è condizionato dalla difesa di Capo d'Orlando e dall'esperienza di Soragna, un mix che porta al 10-7 di metà tempo. Mentre per il gioco offensivo punta su Triche, che in altrettanti minuti commette due falli: partita condizionata.
Ma alla prima distrazione, Trento c'è: break di 11-0 che vale il 20- 14. Coach Pozzecco ferma tutto con un time out, non incisivo (25-17), ma buono per costruire l'azione del terzo fallo di Triche, che lascia il campo per Spanghero.
Ultimo minuto di battaglia, fallo contro fallo e spazio alle rotazioni per arrivare alla tripla di Pascolo sulla sirena che porta al 34-25 della prima pausa. Soragna ha bisogno di rifiatare, Pozzecco ridisegna il quintetto dando spazio all'ex Benevelli ed alza ancora la pressione difensiva. Trento resta impigliato nella rete e per tre minuti non riesce più segnare. L'Orlandina però non sfrutta la situazione e permette il rilancio trentino: 40-27, che diventa 43-27 sulla tripla di Fiorito.
Pozzecco rimette Soragna e Mays, ma poi su una lotta all'ultimo gomito sotto il canestro di Trento, le proteste del coach gli costano un fallo tecnico e Capo d'Orlando scivola sul 45-30.
Buona la mossa di alzare la difesa e di far pressione sul portatore di palla dell'Aquila, che porta ad un minibreak di 7-0 per il 45-34.
Reazione Orlandina fino al 47-39. Per Trento è crisi. L'intervallo ferma tutto sul 53-43, per una seconda frazione che è stata nel segno di Capo d'Orlando che grazie anche ad un maggior numero di rimbalzi è riuscita a tornare in gioco.
Alla ripresa, Pozzecco ripropone il quintetto tipo (Soragna, Nicevic, Portannese, Mays ed Archie), ma sono solo due palle perse in attacco.
L'Aquila riprende l'inerzia della partita, pur in una situazione falli molto pesante, e va sul 60-49. L'Upea non riesce a fermare l'accelerazione di Trento e scende fino al 67-49.
Non è un semplice campanello d'allarme: è purtroppo la situazione in corso di una partita dalla quale Capo d'Orlando esce progressivamente.
Quanto non sia stata giornata lo conferma anche i minuti finali, passati dall'Upea quasi tutti in attacco, senza riuscire però a segnare. Sarò necessaria anche una diversa attenzione difensiva, perchè non è possibile subire canestro allo scadere di tutti i tre tempi della partita.
Si torna in campo martedì sera, sempre a Trento, e ci vorrà un Capo d'Orlando con un piglio, un atteggiamento e fors’anche una condizione fisica dei suoi uomini migliori del tutto diversi, rispetto a quello di gara1: sarebbe troppo pericoloso tornare in Sicilia con due sconfitte da recuperare.

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