MESSINA. La questione Cartour sbarca sul tavolo del Comune. Lunedì mattina tutti a rapporto dal sindaco Renato Accorinti. E per martedì mattina è prevista una conferenza stampa del gruppo Tourist Caronte. Attorno ad un tavolo lunedì si siederanno il sindaco, l'assessore alla Viabilità Gaetano Cacciola, il comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi e, probabilmente, per conto del gruppo Tourist Caronte, Vincenzo Franza, amministratore del gruppo. All'ordine del giorno gli sbarchi della Cartour dal 30 giugno in poi che riverseranno tra le 11 (orario di arrivo dalla Campania) e le 15 (orario di partenza per la Campania) almeno 180 tir al giorno. A protestare ci sono i comitati antitir e i sindacati. Il Comune vuole che il gruppo assicuri che alle 11 non sbarchino mezzi pesanti e che il controllo all'arrivo e sul percorso sia assicurato dal gruppo privato. L'arrivo della Cartour in orari di punta stride con la recente ordinanza anti-tir del sindaco che vieta ai camion di raggiungere, se non con una speciale deroga, la rada san Francesco. Così facendo si libera il viale Boccetta e si impegnano via la Farina e viale Europa.
Gli sbarchi vanno in controtendenza rispetto al percorso disegnato da quest'amministrazione che ha annunciato addirittura di una flotta pubblica comunale. L'attuale sindaco Renato Accorinti fece addirittura lo sciopero della fame in cattedrale nel 2001 per chiedere la liberazione del centro cittadino dai tir. Ora che i camion stanno per rientrare come ogni estate, ma in maniera più numerosa in centro, nonostante marce, cortei, proteste e morti, non ha ancora parlato ma lo farà probabilmente al tavolo delle trattative. Lunedì, come detto, vertice al Comune. La questione Cartour insomma diventa particolarmente spinosa.
Il gruppo Caronte Tourist, che nei giorni scorsi ha contestato alcuni dati forniti dal sindacato Orsa trasporti, ricordando che succede ogni estate che la loro nave arrivi di giorno e non più di notte, ha annunciato per martedì mattina una conferenza stampa. Spiegherà, la propria posizione. Fornirà dati. Spiegherà probabilmente la posizione che assumerà ufficialmente a quel tavolo che il sindaco e l'assessore Cacciola hanno convocato per lunedì mattina. Su come Accorinti la pensi sui Tir basta guardare il sito Accorinti sindaco: "Dal 13 al 15 aprile 2001, col benestare dell'arcivescovo Giovanni Marra - si legge - in piena Settimana Santa, Accorinti condusse uno sciopero della fame nella Cattedrale di Messina in segno di protesta per il transito dei tir nel centro urbano messinese. Tale transito è inevitabile finché i traghetti della Caronte-Tourist, approdando da Villa San Giovanni alla Rada San Francesco, costringono i tir all'unico percorso obbligato per raggiungere i più vicini svincoli autostradali, con pesanti ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e sulla viabilità urbana". Il 9 maggio 2001, con una delegazione di cittadini, ricorda sempre il movimento di Accorinti, presentò al Prefetto Giosuè Marino, il testo di una petizione popolare nella quale propose di chiudere l'approdo di Rada San Francesco in favore di un unico approdo a Tremestieri, nella periferia sud di Messina. Tra il 2008 e il 2012, scrive lo stesso sito l'approdo di Tremestieri funzionò ad intermittenza a causa di ricorrenti problemi di insabbiamento: sono previsti progetti di ristrutturazione e potenziamento dell'approdo". E il Norimberga? Sul sito non compare. Del resto nel 2001 dei tir dalla Campania non c'era nemmeno l'ombra. Ma il problema è analogo.