MESSINA. L’Antitrust convoca l’Autorità portuale. L’istituzione che si occupa della libera concorrenza vuole vederci chiaro sull’appalto del porto di Tremestieri per il quale a luglio sarà rilasciata una nuova concessione per quattro anni. E intanto indaga sui prezzi praticati dalle compagnie di navigazione sullo Stretto. Chi gestirà e come il porto di Tremestieri nei prossimi quattro anni. Come è stato redatto il bando di gara? C’é il pericolo che si formi un cartello per annullare la concorrenza? Come è stato gestito l’approdo di Tremestieri negli ultimi quattro anni? A queste domande hanno risposto davanti all’Antitrust, portando gli incartamenti, il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone e il segretario generale Di Sarcina. Il bando, pubblicato venti giorni fa, scadrà a luglio. Da settembre l’aggiudicazione per i prossimi quattro del terminal che, stando alle promesse dei tecnici (attualmente sono in corso i lavori di ripristino di uno degli scivoli di attracco fuori uso da oltre un anno) dovrebbe gestire il novantacinque per cento del traffico gommato. Riflettori puntati sul passato e sugli scenari futuri. La società terminal Tremestieri, che ha finora gestito il porto è costituita dal gruppo Caronte Tourist, da Rete ferroviaria e da Meridiano. Il capitolo è sempre lo stesso: e riguarda i trasporti sullo Stretto di Messina. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato lo scorso anno aveva aperto già un’istruttoria nei confronti delle società Caronte & Tourist S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Bluferries S.r.l., Meridiano Lines S.r.l., Ustica Lines S.p.A., Terminal Tremestieri S.r.l. e del Consorzio Metromare dello Stretto. L’obiettivo accertare l’esistenza di violazioni di legge e dei trattati in vigore nell'Unione europea. Sullo Stretto, secondo i pendolari che si sono riuniti da tempo in comitato, ci sarebbe un problema di concorrenza in termini di tariffe praticate dagli operatori. Gli aumenti praticati negli ultimi tre anni, secondo gli esposti avrebbero superato il 150 per cento. I primi ad aumentare quelli del consorzio metromare che hanno portato il prezzo del viaggio per Villa San Giovanni a 2 euro e cinquanta centesimi. Seguiti a Ruota da Tourist-Caronte, due erro e cinquanta e da Bluferries, due euro e venti centesimi. Scopo dell’attività dell’ autorità antitrust che può infliggere multe salate è impedire che le imprese, invece di competere tra loro, si mettano d’accordo e coordinino i loro comportamenti sul mercato restringendo la concorrenza, danneggiando i consumatori o gli altri concorrenti. L’Antitrust vigila perché questo non accada e sanziona chi viola la legge. L’Autorità interviene anche quando un’azienda abusa del suo potere di mercato, imponendo ai consumatori prezzi troppo elevati o chiudendo l’accesso ai potenziali concorrenti o, ancora, attuando politiche che taglino fuori le imprese che competono sullo stesso mercato. Quando due aziende si fondono, o un’azienda ne compra un’altra, l’Antitrust verifica che la nuova impresa non abbia un eccessivo potere di mercato. Se ritiene che esistano rischi per la competizione può vietare la fusione o imporre misure che mitighino gli effetti anticoncorrenziali.