Messina

Domenica 22 Settembre 2024

Mafia a Barcellona, la Dia confisca beni per 20 milioni

MESSINA. I beni del valore di circa 20 milioni di euro sono stati confiscati stamani dalla Dia ai due esponenti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) Giovanni Rao e Giuseppe Isgrò. Entrambi sottoposti al regime di 41 bis e condannati nel procedimento 'Gotha-Pozzo2'. I due avevano realizzato un vero e proprio impero nel settore dell'edilizia e delle forniture di calcestruzzo, sbaragliando la concorrenza, aggiudicandosi appalti pubblici e privati ed intimidendo i pochi imprenditori che tentavano di partecipare alle gare. A svelare tutti i retroscena degli affari mafiosi erano stati i collaboratori di giustizia Carmelo Bisognano e Santo Gullo che hanno raccontato agli inquirenti come Rao e Isgrò riuscissero ad aggiudicarsi gli appalti. Confiscate quattro società, Cep, la Icem, la Agecop e la Cpp, tutte operanti nel campo della produzione di calcestruzzo e costituite, acquisite o gestite attraverso capitali illeciti. La Cep era sorta nel 1991 aggiudicandosi appalti anche per la realizzazione del raddoppio ferroviario Messina-Palermo e dei lotti dell'A20. Addirittura alcune imprese facevano parte dell'albo delle ditte di fiducia del Comune di Barcellona Pdg. Fra gli altri beni confiscati anche tre immobili a Barcellona Pdg e Castroreale, due motociclette, un'auto e vari rapporti finanziari.

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