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Brolo sommersa dai debiti vola verso il dissesto

BROLO. “I debiti del Comune di Brolo vanno ben oltre i due milioni e mezzo attestati dal responsabile dell’area finanziaria e il dissesto è una ipotesi concreta che comunque cercheremo in tutti i modi di evitare”. Il sindaco di Brolo Irene Ricciardello, ad un mese dal suo insediamento, ha fatto ieri mattina il punto sulla situazione che ha trovato definendola “disastrosa” e rispondendo al volantino della minoranza che torna ad attaccare l’amministrazione sulla mancata richiesta di anticipazioni di due milioni e mezzo ai sensi del decreto 35. “Ma non voglio e non posso indebitare ulteriormente il Comune – ha dichiarato il Sindaco – non abbiamo ancora contezza esatta dell’ammontare dei debiti, visto che fino a maggio avevamo decreti ingiuntivi per 4 milioni e dal mio insediamento ne sono arrivati almeno altri 50 per importi consistenti. E poi ci sono i debiti con Tirreno Ambiente, con il consorzio Eco Tre, con l’Enel e la valanga di cartelle esattoriali che ci sono piovute addosso. Senza parlare – ha proseguito la Ricciardello – delle fatture che giacciono al comune e di cui non esistono impegni di spesa. Sappiamo che sono tante, ma non possiamo quantificarle”.
Ecco che quindi i due milioni e mezzo certificati dal ragioniere appaiono solo una parte, e neppure considerevole, dei debiti esistenti. L’amministrazione, con i contatti avviati con la Cassa Depositi e prestiti conta di far tornare in cassa il milione 600 mila euro ottenuto dalla giunta Messina con il decreto 35 e restituito dopo lo scandalo dei mutui fantasma. “Ma questi soldi servono per pagare i fornitori - incalza il sindaco – e ci stiamo adoperando per farceli restituire”. Il 9 luglio il sindaco di Brolo è stata poi convocata dalla Corte dei Conti per alcune criticità rilevate sul consuntivo 2012, quello votato dalla maggioranza con il parere contrario del revisore. Nella relazione, i giudici contabili parlano di evidenti squilibri, debiti fuori bilancio non iscritti, sforamento del patto di stabilità e chi più ne ha, più ne metta. Secondo quanto segnalato dal revisore dei conti, poi, l’aspetto dei debiti fuori bilancio mette in forte dubbio la legittimità dei documenti economico finanziari approvati dal consiglio comunale dal 2008 ad oggi. E ogni giorno che passa l’ipotesi dissesto si fa sempre più concreta.

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