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Patti, l’acqua arriva a singhiozzo a Case Nuove Russo

PATTI. Manca l'acqua in una buona parte di Via Meazza a Case Nuove Russo e si scatena un ping pong di accuse tra l'Asd Terzo Tempo, associazione che ha in gestione lo stadio "Gepy Faranda", ubicato nella frazione in questione, di Patti, e l'Ufficio Tecnico del comune. Il dato inconfutabile, al di là delle responsabilità, è che i rubinetti per molte ore, spesso per giorni, restano a secco, con grave disagio per le famiglie. Il disservizio si era manifestato la scorsa estate e si è riproposto in concomitanza della risemina del manto erboso del "Gepy Faranda", che, deve essere innaffiato per molte ore della giornata e della notte. Poiché la condotta che giunge allo stadio passa davanti alle palazzine delle famiglie che lamentano la carenza di acqua, ecco l'accusa all'Asd Terzo Tempo, che si "difende" con una nota: "La nostra associazione è stata più che attiva nel segnalare, con insistenza, un intervento risolutivo al comune e al sindaco in prima persona, poco tempo dopo l'inizio della custodia dell'impianto sportivo, ma con scarsi risultati. Vogliamo precisare che la mancanza dell'acqua in alcune abitazioni civili non è causata dal "potente motore" installato nell'impianto Gepy Faranda come qualcuno non ben informato o meglio dire, mal informato o che fa finta di non capire, erroneamente dice o scrive. L'impianto sportivo è dotato del medesimo impianto o motore di irrigazione installato all'epoca della sua realizzazione alcuni decenni fa".
"La vera causa dell'assenza dell'acqua in alcune abitazioni di Case Nuove Russo - prosegue la nota - è la rottura, in molti tratti, delle condotte idriche a cui sono collegate le abitazioni interessate, che ha determinato un forte calo di pressione e con il passare degli anni, a causa dell'aumento di questi guasti, mai riparati dall'acquedotto, la situazione si è aggravata a tal punto, da non poter più garantire il corretto afflusso del prezioso liquido". L'Asd Terzo Tempo, quindi, declinando ogni responsabilità ed attribuendola all'ufficio acquedotto e ad alcuni operatori "dal comportamento negligente", anticipa che "a causa della cattiva comunicazione soprattutto di alcuni operatori del comune, lesiva dei nostri diritti e della nostra dignità, adiremo senza indugio le vie legali. Abbiamo, infatti, inestito risorse umane ed economiche per la cura di un impianto che è di tutta la città e, pertanto, non possiamo subire danni per atteggiamenti sconvenienti".

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