CAPO D'ORLANDO. Quattro ore di lavori per rassicurare i precari sul loro futuro immediato ma anche per cercare una possibile via di uscita a quanto avverrà quando la Regione smetterà di coprire le spese per i loro stipendi. È stata una lunga seduta consiliare quella svoltasi a Capo d’Orlando e convocata dal presidente Gianfranco Timpanaro sulla scia dello sciopero del mese scorso da parte di oltre il 50% del personale con contratto a tempo determinato.
Una seduta servita a mettere alcuni punti fermi e, per l’amministrazione, rivendicare la validità dei passaggi svolti sino ad ora. Alla presenza di Nino Pizzino, responsabile della Cgil e di Massimo Bontempo, del Movimento Giovani Lavoratori, infatti, maggioranza ed amministrazione hanno assicurato che il comune manterrà i 139 lavoratori sino al 31 dicembre 2016, data entro la quale Palermo verserà la sua parte di rimborso. Ma c’è la volontà di intraprendere un cammino anche per la stabilizzazione del maggior numero di lavoratori precari possibile, senza però esporre il comune a catastrofiche conseguenze finanziarie.
«Nell’immediato - hanno spiegato il sindaco Enzo Sindoni ed il presidente Timpanaro - siamo il primo comune siciliano ad aver mandato il 2 luglio gli elenchi del personale ed a votare il piano di squilibrio per ottenere i fondi necessaria pagare più stipendi possibili. Ma per il futuro, contiamo di dare importanti risposte poiché il comune attualmente risparmia circa 380.000 euro sul personale andato a scavalco e sui pensionamenti avvenuti che andremo a reinvestire sui nuovi posti». Dal consigliere di minoranza Gaetano Sanfilippo è arrivato l’invito al comune di tagliare le spese superflue per garantire i precari. Invito accolto dal sindaco che però ha ricordato che al personale non può essere destinato per legge oltre il 50% delle spese di bilancio. Una lunga ed articolata proposta è stata illustrata da Sarino Abate e Daniela Trifilò di Forza Italia per la contrattualizzazione a tempo indeterminato, part time di tutti i precari, previa “internalizzazione “dei servizi comunali e “implementazione” di quelli gestiti direttamente dall'ente locale”. «Vi ricordo - ha però replicato Sindoni - che un ministro del vostro partito, Renato Brunetta, è l’autore della Legge che prevede che l’assunzione di ogni precario debba corrispondere l’assunzione di un lavoratore esterno. Quindi pur rispettando il buon proposito la strada non è percorribile».
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