SANT'AGATA. Una ragazza contesa, un incontro per cercare il chiarimento, ed alla fine lo scontro fisico culminato con l’arresto di tutti i contendenti. È successo nella serata di venerdì a Torrenova quando, con l’accusa di rissa aggravata e danneggiamento i carabinieri hanno arrestato, Mauro Cucè, 56 anni, il figlio Aldo, 24 anni (entrambi di Torrenova), Carmelo Ioppolo, 32 anni di Piraino ed infine i brolesi Pietro e Giuseppe Tumeo di 63 a 24 anni. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, nella notte è giunta una telefonata al 112 che segnalava un lite in atto nei pressi della via Gorgone a Torrenova. La centrale operativa ha immediatamente mandato sul posto diverse pattuglie che al loro arrivo hanno notato Aldo Cucè, lanciare pietre e rincorrere una autovettura con tre soggetti a bordo. Gli occupanti dell’auto, a loro volta, sono scesi dal mezzo e, dopo aver imbracciato pali di ferro rinvenuti lungo la strada si sono scagliati verso i due Cucè. A quel punto i militari, vedendo che alcuni dei passeggeri dell’auto presentavano delle evidenti lesioni e che gli animi erano particolarmente agitati, per evitare più gravi conseguenze si sono frapposti tra i due gruppi. Uno di loro si è però divincolato e prendendo un palo di ferro da terra si è diretto, proferendo minacce di morte, verso Aldo Cucè, accusandolo di avergli danneggiato l’auto. A bloccarlo un militare del Radiomobile che si è avventato sull’aggressore riuscendo a disarmarlo e immobilizzarlo. A sedare del tutto gli animi, è stato l’arrivo di altre pattuglie dei carabinieri presenti nella zona, che hanno prestato i primi soccorsi ai feriti che successivamente venivano accompagnati all’ospedale di Sant’Agata di Militello per le cure mediche. Date le evidenti lesioni, traumi alla testa e contusioni varie su tutto il corpo, i cinque sono stati medicati e dimessi poiché le ferite giudicate guaribili nel giro di qualche giorno. I militari, dopo aver ricostruito tutta la vicenda riconducibile a questioni sentimentali (una ragazza contesa tra Aldo Cucè e Giuseppe Tumeo) hanno proceduto all’arresto dei cinque per rissa e danneggiamento. Poi hanno posto sotto sequestro due pesi da bilanciere arrugginiti da un chilogrammo ciascuno. Dopo le formalità di rito, ieri, i cinque sono comparsi in Tribunale a Patti davanti al giudice Vincenzo Mandanici ed al Pm Carlo Giorgianni. I due Tumeo e Ioppolo, difesi dall’avvocato Carmelo Occhiuto hanno patteggiato un mese e 24 giorni e sono stati rimessi in libertà. L’avvocato dei due Cucè, Decimo Lo Presti, ha chiesto i termini a difesa per i suoi assistiti e l’ udienza proseguirà il 24 settembre. Nel frattempo sono stati scarcerati con il solo obbligo di dimora.
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