MILAZZO. L’area archeologica del castello da troppo tempo non viene più ripulita ed i grillini invitano l’amministrazione ad attivarsi, prima dell’arrivo dei vacanzieri. Il MeetUp del MoVimento 5 Stelle, in una nota inviata anche alla sezione archeologica della Sovrintendenza di Messina, hanno espresso disappunto per lo stato di abbandono in cui versa l’area archeologica del castello di Milazzo, consegnata di fatto al degrado in seguito ai recenti scavi disposti in occasione del restauro del biennio 2009/10.
«Le operazioni di scavo, costate circa 2 milioni di euro, - scrivono i grillini - hanno riportato alla luce il tessuto urbano che sino alla fine del 600 caratterizzava l’abitato della cittadella fortificata, un insieme armonico di strette viuzze e di fabbricati pubblici e privati, dalle fondamenta dei quali sono state recuperate dalla Sovrintendenza ceramiche, stoviglie, pipe in terracotta e numerosi altri oggetti di uso quotidiano risalenti perlopiù all’età moderna». Lo stesso movimento spiega che “proprio in questi mesi estivi, in cui l’afflusso dei turisti e dei visitatori raggiunge il suo apice, l’area in questione giace completamente avvolta dalle erbacce e dalle siepi, che hanno completamente oscurato le testimonianze archeologiche ed i viottoli lungo le ringhiere di protezione, inibendo persino il passaggio dei turisti e la consultazione, da parte di questi ultimi, della costosa cartellonistica illustrativa installata da Sovrintendenza e comune”.
A conclusione, il movimento “pur comprendendo le odierne difficoltà economiche e logistiche del comune”, non si spiega come mai, “in occasione dei recenti interventi di scerbatura eseguiti nell’antico maniero, malgrado le citate difficoltà, sia stata esclusa da qualsivoglia potatura proprio l’area archeologica, che, oltre a costituire un’autentica attrattiva turistico-culturale, rappresenta il risultato di un appalto finanziato con un cospicuo impegno di denaro pubblico; appalto coronato peraltro da un interessante catalogo pubblicato qualche mese fa a cura della Sovrintendenza e impreziosito inoltre dall’istituendo Museo della Città Murata, che la Sovrintendenza, d’intesa col comune, sta allestendo in una porzione dell’edificio conventuale per esporre in modo permanente i reperti rinvenuti nell’area archeologica in questione”. C’è da dire che l’amministrazione comunale, proprio qualche giorno fa, a seguito di un’ordinanza sindacale, ha disposto una pulizia straordinaria dell’intera area all’interno del castello che, è stata affidata alla Dusty e che dovrebbe iniziare nei prossimi giorni. E, il movimento di Grillo ringrazia l’amministrazione comunale “per la puntuale e solerte decisione rivolta a risolvere in tempi immediati la problematica da noi sollevata inerente l’area archeologica del nostro Castello, che sarà così restituita alla pubblica fruizione, migliorando notevolmente l’immagine della nostra Milazzo in questi mesi estivi di notevole afflusso di turisti e visitatori”. I grillini colgono anche l’occasione “per rinnovare al comune la disponibilità a condividere, nel pieno rispetto del proprio ruolo di opposizione fermamente critica, ma rigorosamente costruttiva e propositiva, progetti comuni volti al bene collettivo”.