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Capo d'Orlando, successo per gli ecopunti: raccolte 63 mila bottiglie di plastica in un mese

CAPO D'ORLANDO. Oltre 63.000 bottiglie in appena un mese ed una crescita costante che ha già convinto i giovani che gestiscono il servizio a potenziarlo con nuovi compattatori. Un numero enorme di bottiglie che (in parte) sarebbero finite in discarica perché tra chi partecipa alla nuova differenziata c’è chi in passato non selezionava i prodotti. Pare essere la strada vincente quella della collaborazione di alcuni giovani imprenditori con i comuni di Capo d’Orlando e Capri Leone, grazie alla quale è stata data vita a un’iniziativa davvero esemplare, di grande utilità per l’ambiente e volta alla creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta degli ecoimpianti, forniti dall’impresa Ecobad, vicino la via Torrente Forno, per iniziare la raccolta della plastica e diminuire il costo della differenziata. I rifiuti diventano così una risorsa che, tramite il riciclo, serviranno anche a far guadagnare qualcosa a chi si impegna a collaborare a questo nuovo sistema di raccolta. I bidoncini di detersivo, le bottiglie di plastica vuote hanno un valore che, a prima vista, sembra irrisorio perché saranno valutate cinque centesimi, ma nella grande quantità comincerà ad avere un senso. Il motto “più ricicli, più risparmi”, è un progetto che alla fine distribuisce dei buoni sconto sulla spesa e incentiva le persone per una giusta causa. Un nuovo progetto che il Comune ha deciso di iniziare assieme a questi giovani e che annulla il porta a porta, rendendo il risparmio più significativo perché rivolto direttamente alla persona. L‘ecopunto di 5 centesimi a bottiglia o bidoncino inserito nella macchinetta si trasforma in buono spesa da spendere nei negozi di abbigliamento, pizzerie, bar e supermercati che hanno preso parte all’iniziativa, ed il cui numero è in costante crescita in questi giorni. La plastica si trasforma dunque in denaro, e un premio in punti sarà consegnato ai cittadini che raggiungono la quantità di mezzo chilo di materiale, ottenuto dalla pressa. I giovani si occuperanno poi di rivendere la plastica raccolta, alle aziende che operano nel riciclo. Nei primi giorni il risultato è stato così sorprendente che spesso i compattatori finivano per essere pieni già in mattinata. Alcuni dei ragazzi che hanno fondato l’azienda raccontano di aver parlato con giovani che addirittura raccolgono le bottiglie abbandonate in giro o in prossimità di locali pubblici. Insomma un sistema che invoglia e che potrebbe riuscire a far raggiungere l’ obiettivo dei comune di Capo d’Orlando e Capri Leone: se almeno il 60% della plastica riuscirà ad essere inserita in questi nuovi punti di raccolta, si potrebbe addirittura sospendere il turno settimanale della plastica, andando naturalmente ad abbassare le bollette della Tares.

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