CAPO D'ORLANDO. Mentre il sindaco è pronto a sfidare il commissario ad acta nominato dal Cga con una nuova ordinanza che blocchi la chiusura del passaggio a livello di via Cordovena, scendono in campo anche numerosi cittadini per fermare il provvedimento ormai imminente. Con una simbolica protesta davanti al passaggio a livello, i cittadini vogliono ribadire che la chiusura della strada significa mettere a repentaglio la vita di centinaia di persone in caso di calamità naturali. La chiusura potrebbe scattare da un giorno all’altro visto il recente epilogo della vicenda giudiziaria che ha visto di fronte al Tar ed al Cga, l’azienda delle ferrovie ed il Comune di Capo d’Orlando che si opponeva, subordinando la soppressione del passaggio a livello alla realizzazione di sottopassi stradali e pedonali alternativi. Nino Vitale, portavoce di un comitato spontaneo di cittadini, già sceso in strada a protestare per ottenere il sottopasso prima della chiusura del passaggio a livello, è chiaro. «Pur essendo consapevole che le sentenze si rispettano e non si commentano - dice - non possono richiamare l'attenzione delle autorità competenti, sulla necessità di congelare, il tempo strettamente necessario per la realizzazione del già individuato sottopasso ferroviario, gli effetti della recente sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, in considerazione che l'immediata chiusura del passaggio a livello di via Cordovena, pregiudicherebbe le finalità del programma di protezione civile comunale, che individua nella adiacente piazza Bontempo una zona A 35. Il blocco della strada andrebbe a precludere il collegamento mare-monti ai mezzi pesanti in caso di calamità naturale». Intanto sulla vicenda si stanno muovendo anche i due consiglieri di minoranza di Forza Italia, Daniela Trifilò e Sarino Abate che hanno avanzato richiesta di convocazione di un Consiglio comunale ad hoc. Pur essendoci un accordo per la chiusura della strada nel 2003, la situazione in effetti è molto mutata in questi 11 anni e se si chiude la via Cordovena e non ci sono sottopassi per by-passare la zona, auto, camion e gli stessi cittadini a piedi dovranno allungare il percorso anche di chilometri. I due sottopassi, che i tecnici di Palazzo Europa hanno progettato e che sono al vaglio di Rfi, sono stati ubicati, uno, quello pedonale, accanto al passaggio a livello che dovrà essere eliminato, e l’altro, quello stradale, ad un centinaio di metri sulla via Lodato che attualmente finisce davanti al rilevato ferroviario. Per costruire questi due sottopassi ed un altro, progettato nella zona di via del Mare, dove due anni fa è stato eliminato un passaggio a livello, il Consiglio Comunale di Capo d’Orlando, ha chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti un mutuo di 1.800.000 euro.