SANTA TERESA. Viaggi istituzionali con parenti al seguito pagati dalle casse comunali. La Sezione giurisdizionale d'appello della Corte dei conti ribalta la sentenza con la quale lo scorso anno i giudici di primo grado avevano ritenuto estranea ai fatti l'ex segretaria comunale Santa Irrera, chiamata in causa insieme al sindaco Antonino Bartolotta per il danno erariale. Accogliendo il ricorso della Procura generale, il collegio giudicante (sentenza 348/A/2014) ne riconosce la responsabilità e la condanna a pagare solo 1.300 euro per le spese di entrambi i giudizi perché il danno erariale era già stato risarcito interamente da Bartolotta. Nel 2013 il sindaco era stato condannato a risarcire al Comune circa 3.200 euro perché, secondo i giudici contabili, aveva fatto liquidare tra le spese per un gemellaggio con la municipalità francese di Fuveau quelle di quattro familiari che non avevano alcun titolo. Con la stessa sentenza la Irrera era stata assolta e le era stato riconosciuto il diritto alla liquidazione delle spese legali. «Il comportamento della Irrera - si legge nelle motivazioni della sentenza d’appello - deve considerarsi come gravemente colposo, del tutto alieno da una avveduta e puntuale cura dell'interesse pubblico affidatole e, come tale, illecito sia sotto il profilo oggettivo che soggettivo».
Il collegio giudicante «ritiene che il Pm appellante abbia centrato nel segno laddove ha stigmatizzato la circostanza, sottovalutata dai primi giudici, che la Irrera non ha svolto un mero ruolo esecutivo rispetto a quanto deliberato con la determina sindacale alla quale avrebbe dovuto dare esecuzione, ma ne ha violato i termini ed i contenuti». Secondo i giudici d’appello, infatti, la determina di pagamento ”incriminata” «prevedeva l'autorizzazione alla spesa per soli 7 soggetti, mentre risulta per tabulas che l'amministrazione si è ritrovata a coprire le spese per ben 11 soggetti, grazie alla presenza delle consorti degli amministratori, che la Irrera, non è ben chiaro sulla base di quale parametro di legittimità, ha ritenuto "naturale" che partecipassero al viaggio istituzionale, a spese, ovviamente della collettività».
Per la stessa vicenda, in sede penale, Bartolotta e due amministratori (l’assessore allo Sport Carmelo Alessandro Fleres e il consigliere Franco Massimo Rizzo) erano stati condannati per peculato con sentenza passata in giudicato nel 2012.