Messina

Mercoledì 25 Settembre 2024

Caronia, il sindaco: vogliamo la verità sui fuochi

CARONIA. L’assessore regionale Giuseppe Bruno sarà questa mattina in via Mare a Canneto di Caronia per rendersi conto di presenza di quanto sta avvenendo nella contrada in cui, dopo 10 anni, sono ripresi i misteriosi incendi per autocombustione che tengono in scacco gli esperti e mettono a rischio l’incolumità dei 40 residenti. Intanto nel quartiere la situazione continua a peggiorare anche se ieri sembra essersi registrata una tregua. Giovedì sera intorno pochi minuti dopo le 21 si è incendiato un materasso al primo piano dell'abitazione di Nino Pezzino, la stessa casa da giorni colpita dal maggior numero di fenomeni apparentemente inspiegabili. Un incendio che ha provocato danni all’appartamento propagandosi anche agli abiti che erano stati sistemati in alcuni scatoloni proprio per allontanarli da oggetti metallici all’interno della stanza. Giovedì mattina, invece i tecnici dell'Arpa hanno installato una centralina di rilevazione che era operativa proprio mentre nel bagno di una delle abitazioni si incendiava un asciugacapelli la cui presa era staccata dalla spina della corrente. Non ci sono ancora dati ufficiali da parte dell’agenzia ma sembrerebbe sia stata registrata la presenza di fenomeni elettromagnetici. Motivo per cui lunedì sarà montata una centralina più potente in grado di registrare fenomeni di intensità maggiore.
«Purtroppo l’unica apparecchiatura giunta qui - afferma Nino Pezzino - è la stessa che c’era dieci anni fa e rileva solo le basse frequenze. Servono attrezzature più sofisticate come ci era stato promesso». Intanto il sindaco Calogero Beringheli sta organizzando un tavolo tecnico urgente con i rappresentanti delle Ferrovie, della Protezione Civile, dell'Enel e dell'Arpa. In particolare il primo cittadino rilancia la richiesta di poter prendere visione dei risultati a cui è pervenuto il gruppo di lavoro sul fenomeno istituito dal governo Berlusconi nel 2005 proprio a seguito del protrarsi degli incendi. «Non ci hanno mai detto ufficialmente quali sono state le loro scoperte dal 2005 al 2007. La mia popolazione ha diritto di sapere cosa è accaduto e continua ad accadere» ha commentato il sindaco, aggiungendo: «La Protezione civile, dopo il 2004, ha rifatto completamente la rete elettrica di tutta la frazione ma adesso siamo punto e accapo». L’impressione che hanno i cittadini, comunque, è che tutto si stia muovendo con troppa lentezza visto che ormai i fenomeni vanno avanti da lunedì ed esiste il concreto rischio che qualche abitazione possa essere distrutta (come avvenuto l’8 febbraio di 10 anni fa). Tra gli abitanti, però anche il crescente fastidio per alcune interviste apparse nei tg nazionali nelle quali si lascia passare il messaggio del dolo. 

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