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Casa Nostra a Messina, finanziamento da oltre 7 milioni

I fondi sono destinati al recupero di aree che aspettano da decenni la bonifica. A rischio lo sbaraccamento e l'acquisto di appartamenti per Fondo Fucile. Il «giallo» dei tagli, ma c’è ottimismo

MESSINA. La Regione firma il decreto di finanziamento per la riqualificazione del complesso Casa Nostra. Si tratta della prima tranche di fondi, 7 milioni e quattrocentomila euro, dei 10,9 milioni complessivi promessi dalla Regione e che riguardano l'area della zona nord ma che vede dentro anche la baraccopoli di Fondo Fucile. E proprio quest'ultima zona dovrà aspettare con tutta probabilità. A dare conferma dei soldi che ufficialmente stanno per arrivare è stato ieri mattina il sindaco Renato Accorinti. A metà giugno l'assessore all'Urbanistica Sergio De Cola era stato a Palermo sul caso dei fondi "scomparsi": sono i 3,5 milioni tagliati dai 10,9 previsti per il risanamento di alcune zone della città di Messina. La situazione al momento non è cambiata anche se adesso c'è la certezza finanziaria del primo stanziamento. "Abbiamo ricevuto - ha detto De Cola - il decreto di finanziamento per circa 7,4 milioni, stiamo "pressando" per avere i restanti 3,5 e abbiamo già avuto un impegno formale dall'assessore regionale alle Infrastrutture". De Cola, dunque, appare molto ottimista per ricevere dal governo regionale tutto quanto era stato annunciato lo scorso anno.
A fine maggio giunse da Palermo la notizia del taglio di 3,5 milioni dai fondi del risanamento destinati per Messina. I fondi sono destinati al recupero e riqualificazione di aree che aspettano da decenni la bonifica: come quelle di Tremonti e di Fondo Fucile. Oltre due milioni di euro servono per l'abbattimento delle sette palazzine pericolanti di Casa Nostra - e l'attuazione del tanto atteso - dai residenti della zona - Parco Urbano a Tremonti.
La scorsa estate il comitato Casa Nostra aveva sollecitato con varie iniziative la giunta Accorinti ad attivarsi. Oltre sette milioni nel progetto iniziale erano stati impiegati esclusivamente per l'acquisto di appartamenti da destinare ai cittadini baraccati di Fondo Fucile, i soldi rimanenti dovrebbero essere impiegati per la bonifica dell'area, con un capitolo di spesa apposito per lo smaltimento dell'amianto. La programmazione degli interventi, redatta dall'assessorato all'urbanistica e risanamento, era già stata inviata agli uffici preposti del capoluogo, il marzo scorso. L'assessorato alle Infrastrutture, dopo aver approvato i progetti, aveva passato la programmazione a quello al Bilancio con la richiesta dei finanziamenti. Dopo tutto questo, però, dalla Regione era arrivata una lettera a Palazzo Zanca che annunciava la riduzione del finanziamento. Il sindaco aveva chiesto spiegazioni direttamente al governatore Rosario Crocetta. Adesso il decreto di finanziamento, il primo, firmato dalla Regione ma non si ha ancora certezza della restante tranche in attesa che la finanziaria siciliana in fase di votazione faccia definitiva chiarezza.

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