BARCELLONA POZZO DI GOTTO. I consiglieri comunali di Palazzo Longano hanno fatto prevalere la voglia di proseguire la loro attività in seno al civico consesso piuttosto che dare un segnale di rottura rispetto al modo di gestire l'ente pubblico, bocciando il bilancio consuntivo 2013.
Dopo due sedute dai toni accesi, in cui non sono mancati momenti di scontro diretto, a fare sbloccare la votazione è stata la notizia della promessa del dirigente della Protezione civile regionale Calogero Foti di assegnare a Barcellona i 250 mila euro che sono stati spesi dal Comune per lo smaltimento dei fanghi alluvionali, che era una delle voci contestate dai consiglieri comunali tra quelle inserite nel bilancio consuntivo 2013, insieme agli oltre 3 milioni di euro di crediti non riscossi.
Il voto di lunedì sera ha evitato il ricorso al commissario ad acta ed ha escluso il rischio di decadenza per il consiglio comunale, che potrà continuare a svolgere il suo ruolo di controllo sull'azione dell'Amministrazione Comunale. Alla fine di una seduta iniziata in clima di tensione, dopo una riunione dei capigruppo, è prevalsa la linea morbida. Al momento delle votazioni, tra i 23 presenti in aula, sono arrivati così 13 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti, che hanno sbloccato la situazione, ma non hanno frenato le polemiche da parte di chi ha espresso un voto contrario. Ieri, infatti, non sono mancate le polemiche sulla scelta di approvare il bilancio, dopo aver annunciato la bocciatura. "Le critiche al documento contabile del 2013 - afferma Paolo Calabrò dell'Udc, tra coloro che ha sostenuto la linea dura - sono state spazzate via ed al momento del voto il Consiglio Comunale non ha avuto il coraggio di mandare un importante segnale politico. Il bilancio in aula, dopo essere stato discusso, può e deve essere o non essere approvato ed il senso di responsabilità a cui molti si sono appigliati avrebbe dovuto fare riflettere in maniera totalmente diversa".
Caricamento commenti
Commenta la notizia