MESSINA. Il collaboratore di giustizia di Barcellona PdG, Carmelo D'Amico, 43 anni, ha dichiarato ai magistrati della Dda di Messina che il clan barcellonese avrebbe protetto la latitanza del boss Nitto Santapaola nella città del Longano negli anni '90. Lo riporta oggi la Gazzetta del Sud. Inoltre D'Amico avrebbe confessato che durante la guerra di mafia degli anni '90 ci sarebbero stati 45 omicidi col metodo della lupara bianca e i cadaveri sarebbero stati sepolti nelle campagne barcellonesi. I magistrati stanno verificando le dichiarazioni del pentito che avrebbe fatto luce anche su alcuni episodi legati all'omicidio del giornalista Beppe Alfano. Il collaboratore de La Sicilia potrebbe essere staro ucciso proprio perchè avrebbe scoperto dove trascorreva la latitanza Santapaola.