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Blocco dei Tir, proteste e tensione a Messina

MESSINA. Ha rischiato grosso ieri mattina il sindaco Accorinti che ha concluso la sua seconda settimana di blocco personale dei tir sul Cavalcavia. Un autotrasportatore ha inveito contro il primo cittadino e stava per picchiarlo se non fossero intervenuti gli agenti di polizia municipale e gli attivisti a fianco del pacifista in fascia tricolore. Intorno alle 10 quando i mezzi pesanti, scesi dalla nave Cartour al molo Norimberga, hanno iniziato a mettersi in fila per poi passare singolarmente ogni dieci minuti il conducente, G. G. di 51 anni, messinese della provincia ionica, ha forzato il blocco e si è messo di traverso non facendo transitare auto e altri mezzi che avevano il diritto di poter raggiungere la via La Farina. L'uomo è sceso dal camion e ha indirizzato le sue attenzioni con furia contro il sindaco. Il vertice dell'amministrazione non ha accennato ad alcun tipo di reazione rispondendo verbalmente al conducente che lo insultava pesantemente. Gli agenti di polizia municipale sono riusciti a trattenerlo con molta fatica e si sono registrati dieci minuti di forte tensione con i vigili che lo hanno bloccato mentre il cinquantunenne tentava di liberarsi per "tornare" dal sindaco. L'uomo ha chiesto anche di essere arrestato facendo il segno delle manette. Per lui sono scattate due multe: la prima per inosservanza della determina che vieta il passaggio dei tir in Centro dopo lo sbarco al Norimberga e la seconda per aver forzato il blocco e aver impedito il passaggio degli altri mezzi che regolarmente potevano raggiungere la via La Farina. Dovrà pagare - secondo quanto riferito dalla polizia municipale - qualcosa come 160 euro. "Mi sto riservando l'intenzione di denunciarlo per tentata aggressione - ha poi aggiunto Accorinti - è ovvio che un segnale forte bisogna darlo a chi tenta addirittura di aggredire le istituzioni che qui stanno facendo rispettare le regole, ricordo che è in corso l'ordinanza di divieto di transito ai tir e non è un'iniziativa di protesta ma di rispetto delle norme". L'uomo è stato fermato per alcuni minuti anche dagli agenti della Digos che lo hanno calmato, sul posto si è recata la polizia di Stato. L'autotrasportatore non ha risparmiato offese all'indirizzo del primo cittadino accusato di fermare il transito delle merci senza alcuna motivazione. Pare che il tir trasportasse derrate alimentari. Intanto domani pomeriggio è previsto l'incontro al Comune (seppur l'ente non ha comunicato nulla di ufficiale) tra gli armatori della Cartour e l'amministrazione sul provvedimento che da due settimane vieta ai tir di transitare in Centro una volta giunti da Salerno. Dopo l'incontro a Roma, nella sede del ministero dei Trasporti, per chiarire quanto sta accadendo sul Cavalcavia, tra il sindaco e il gruppo Franza si riapre il dialogo. Accorinti, durante l'incontro, chiederà che nel 2015 i tir non attraversino la città nell'orario diurno, in cambio di questa assicurazione pare che cesseranno blocchi e sanzioni per i prossimi 35 giorni. Ieri Accorinti ha detto: "Noi siamo ben felici di riprendere il dialogo con gli armatori ma ci sono dei principi basilari a cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci". Accorinti è sempre in attesa della comunicazione dell'Autorità portuale di riapertura del secondo molo di Tremestieri (dovrebbe già avvenire a metà settimana secondo le stime dei giorni scorsi); il sindaco è intenzionato a trasferire nella zona sud, ad eccezione dei tir della Cartour, tutto il traffico pesante.

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