MESSINA. "Entro questa settimana Ostetricia e Ginecologia saranno trasferite dal Papardo all'ospedale Piemonte": a dirlo, poco prima dell'inizio della seduta straordinaria di Consiglio comunale il direttore generale dell'azienda Riuniti Papardo-Piemonte, Michele Vullo. Il manager, rispetto a quanto scaturito dalla commissione Ars dove l'assessore regionale Lucia Borsellino aveva confermato che i presidi di urgenza emergenza sarebbero rimasti al Piemonte con la creazione del Polo di eccellenza nascite, ha detto altro: "Indirizziamo il Piemonte verso il Centro che sarà destinato alla salute della madre e del bambino, al Piemonte rimarrà tutto l'impianto diagnostico ma tutto ciò che non è materno-infantile si sposterà al Papardo e viceversa, sostanzialmente al Piemonte avremo un Pronto soccorso maggiormente dedicato alla madre e al bambino - ha proseguito Vullo - c'è un decreto dell'assessorato alla Sanità che lo conferma ed è ribadito dal Patto nazionale della Salute, qualsiasi scelta deve stare in questa programmazione". Al termine delle dichiarazioni di Vullo un gruppo di dipendenti del Papardo, presenti tra il pubblico con i sindacati, ha manifestato pesantemente contro l'aula chiedendo di intervenire. A parlare per la Fp Cgil è stato il dirigente medico del Papardo Gaetano Catalioto. I lavori sono stati sospesi per alcuni minuti prima che i parlamentari nazionali e regionali insieme ai consiglieri prendessero la parola. Il deputato del Pd Filippo Panarello e Vincenzo Garofalo del Ncd hanno richiesto una nuova seduta di commissione all'Ars in modo che l'assessore Borsellino chiarisca una volta per tutte il destino dell'ospedale Piemonte. Franco Rinaldi del Pd ricordato di aver presentato un emendamento per evitare lo smantellamento del Piemonte, per Beppe Picciolo dei Dr è fondamentale la salute dei cittadini prima di ogni altra cosa. Ad intervenire con il sindaco Accorinti anche Pippo Laccoto del Pd e il direttore dell'Asp Gaetano Sirna. Per l'ex ministro Gianpiero D'Alia le dichiarazioni del direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Papardo - Piemonte sono gravi e irresponsabili, emerge la volontà di chiudere l'ospedale Piemonte senza che si realizzi realmente un polo materno infantile". Il consiglio oggi voterà l'atto d'indirizzo curato da Antonella Russo del gruppo misto "Che non solo preservi la sopravvivenza stessa dell'Ospedale Piemonte, ma che consenta, ove possibile, la contemporanea offerta di un servizio sanitario che comprenda, oltre alla struttura specializzata diretta alla cura della madre e del bambino (nel caso in cui si ritenga di optare per la soluzione "Piemonte"), anche l'offerta del servizio sanitario di emergenza-urgenza".
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