CAPO D'ORLANDO. Ha finalmente un nome l’impresa che dovrà realizzare i lavori di urbanizzazione primaria e dell’accesso al depuratore di contrada Tavola Grande.
Dopo rinvii e ritiri di delibere, è stata la ditta Sivis di Agrigento ad aggiudicarsi un appalto che il comune pagherà attraverso la concessione di uno degli immobili messi in vendita nei mesi scorsi. In sostanza l’impresa agrigentina ha praticato un ribasso d’asta del 34,0836% sull’importo di 571.729 euro posto a base di gara. Complessivamente, però, tenuto conto di oneri per la sicurezza e manodopera, il costo lievitava a 787.322 euro che a questo punto, grazie al ribasso , porta il conto a quasi 600.000 euro.
Nel computo del comune si prevede che 480.000 siano coperti mediante trasferimento in favore dell’aggiudicatario dell’immobile comunale “ex Ufficio Acquedotto” (tale valore è pari a quello attribuito per la sua alienazione, mentre la residua somma relativa all’importo dei lavori pari a 205.647 euro arriverà dalle casse comunali attraverso una rateizzazione annuale degli importi da versare.
Il fabbricato che verrà dato all’impresa è sito ai piedi del colle paladino, composto da due piani di 135 metri quadrati ciascuno, per una superficie complessiva di 270 metri quadrati ed in due occasioni la gara per la vendita era andata deserta (forse auspicando ulteriori bandi con prezzi più bassi).
La cessione nell’operazione, invece, avverrà a prezzo pieno.
Il progetto prevede la ricostruzione di un lungo tratto di muraglione della strada e la sistemazione delle reti dei servizi, cominciando da quello delle acque nere che trasporta al depuratore tutti i reflui della città. L’opera in passato era stata al centro di polemiche visto che dopo il crollo del muro di protezione, infatti, le associazioni ambientaliste avevano sollecitato la ricostruzione della strada a monte rimasta senza ulteriori consolidamenti.