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Rifiuti a Messina, in arrivo mezzi e cassonetti

MESSINA. Finalmente stanno per arrivare cassonetti per i rifiuti solidi urbani e mezzi alla Messinambiente. Non si poteva continuare ancora per molto. Da settimane, se non da mesi, molte zone della città come Gazzi e il viale Giostra soffrono d'immondizia per la mancata sostituzione dei cassoni che sono stati messi altrove o portati via definitivamente e la gente pensa bene di lasciare i rifiuti sul marciapiede lì dove una volta c'erano i contenitori che restano stracolmi come le strade lasciate in preda ai rifiuti. Il servizio è davvero scadente e sta raggiungendo livelli molto bassi negli ultimi mesi nonostante l'amministrazione comunale e la Messinambiente, targata Alessio Ciacci, vogliano aprire un nuovo corso. Se non è emergenza igienico-sanitaria ci manca poco e la città resta sporca. Lunedì prossimo il sindaco, Renato Accorinti, l'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, il commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci, il consulente dell'azienda, Raphael Rossi, terranno una conferenza stampa nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca per presentare alla città i nuovi acquisti per il servizio, mezzi e cassonetti che dovrebbero essere a breve a Messina e rispondere alle richieste dei cittadini.
Ialacqua dice: "Renderemo noto l'acquisto di 400 nuovi cassonetti, da anni non se ne compravano e andremo a rimpolpare le postazioni deficitarie, molti sono stati danneggiati e hanno messo degli ostacoli alla normale raccolta dei rifiuti, annunceremo anche l'acquisto di altri mezzi, sempre di seconda mano, per effettuare un servizio migliore". Ialacqua non si nasconde. Il servizio di raccolta e smaltimento è davvero pessimo e l'esponente della giunta Accorinti lo ammette senza peli sulla lingua: "Purtroppo è vero, la città è sporca - prosegue l'assessore - e in alcuni quartieri siamo a rischio di raccolta da più giorni, io inviterei tutti comunque a ricordarsi da dove siamo partiti nella gestione dei rifiuti, ricordo inoltre che dal primo settembre tutti i Comuni siciliani saranno a rischio per mancanza di discariche". Dal primo settembre, infatti, i siti - come Mazzarrà che serve il capoluogo - dovranno essere chiusi. Due giorni fa a Palermo si è concluso l'iter per la raccolta porta a porta. Ialacqua spera che già prima di ferragosto la Regione possa firmare il decreto di finanziamento e consentire a Messina di fare un decisivo salto di qualità.
Nel frattempo alla piattaforma di Pace si sono recati i tecnici di Provincia, Arpa e Asp e pare che abbiano steso un'informativa, inviata anche alla Procura, dove segnalano una serie di irregolarità nella gestione dei rifiuti dove i solidi urbani vengono stoccati in attesa del trasporto alla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea.
L'altra brutta notizia è il decreto ingiuntivo della Messinambiente da 6 milioni di euro nei confronti dell'Ato3 e del Comune. L'assessore risponde così: "Questi sono gli strascichi di una "guerra" che si è combattuta tra le società partecipate e il Comune, spero che siano gli ultimi fuochi di questa "guerra" e che finalmente si prenda la strada giusta nella gestione dei rifiuti". Ialacqua ha segnalato, infine, che la raccolta differenziata è in aumento ma non quanto sperava l'amministrazione proprio per i limiti dati dal servizio. Si pagherà meno Tari nei prossimi mesi per effetto della riduzione del Piano economico finanziario che resta comunque intorno ai 40 milioni di euro l'anno.

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