SANT'AGATA DI MILITELLO. Le vicende collegate al Porto dei Nebrodi, somigliano sempre più ad una telenovela ricca di situazioni sorprendenti ed intrigate per calamitare l’attenzione dello spettatore. Ora si arricchiscono di un altro episodio: la richiesta di pagamento dei compensi da parte di tre componenti della commissione giudicatrice per la valutazione dell’offerta tecnica dell’appalto integrato dei lavori di completamento delle opere marittime esistenti, mediante il prolungamento della diga foranea di ulteriore 302 metri, la realizzazione del molo di sottoflutto e della banchina di riva. La formale diffida, nei confronti del comune di Sant’Agata di Militello, a volersi attivare entro venti giorni per la liquidazione di quanto spetta, è stata notificata la scorsa settimana. Segue l’avvertimento che, in mancanza di riscontro, si agirà giudizialmente. La richiesta formale dell’avvocato Anna Sidoti è stata presentata nell’interesse degli ingegneri Domenico Crinò, Goffredo La Loggia e Gaspare Viviani, nominati con delibera della giunta comunale il 10 ottobre 2010 per valutare l’offerta tecnica del progetto definitivo del porto.
Nella lettera dell’avvocato Sidoti si reitera la richiesta di pagamento delle parcelle degli ingegneri, Crinò, La Loggia, Viviani, regolarmente presentate e corredate di rispettive fatture nell’ultimo trimestre del 2012, unitamente alla lettera di messa in mora del Comune, notificata a gennaio 2013, tutte istanze rimaste inevase. La parcella per ogni singolo componente della commissione gare ammonterebbe ad un compenso complessivo di 16mila euro. Per i tre ingegneri professionisti il credito sarebbe di poco meno di 50mila euro. Per tutti i nove componenti della commissione gare il conto finale toccherebbe i 150mila euro. Nella lettera del legale si evidenzia l’inadempimento reiterato dell’amministrazione comunale, già onerata al pagamento dei professionisti, a far data dal 18 gennaio 2011.
Il sindaco Carmelo Sottile intanto è impegnato a dipanare la matassa ingarbugliata, della consegna dei lavori di completamento della struttura portuale all’impresa Cogip Group di Tremestiere Etneo, provvedimento arenatosi perché manca la proposta di variante del piano regolatore del porto, che necessita del benestare del dipartimento regionale Infrastrutture, ed inoltre deve essere completato il carteggio dell’autorizzazione del demanio marittimo.