MESSINA. Entro la fine dell’anno, il porta a porta, entro la fine dell’agosto del 2015 il via all’impianto di biostabilizzazione che affrancherebbe la città dalla dipendenza dalle discariche e entro la fine di agosto la rimozione dal territorio comunale di duecento tonnellate che fanno arrabbiare presidenti di quartiere e consiglieri. Mentre chi come il consigliere dei democratici riformisti Francesco Pagano chiede l’intervento dell’esercito, l’amministrazione presenta il suo piano. Sarebbero duecento, secondo l’amministratore di Messinambiente Alessio Ciacci, le tonnellate che giacciono tra le vie della città. Duecento tonnellate sparse a macchia di leopardo. Una situazione inosostenibile alla quale si sarebbe arrivati a causa della mancanza di mezzi.
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