RAGUSA. Carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Ragusa in prima fila contro i prodotti falsi a tutela dei commercianti onesti e della salute degli acquirenti. Nell’ultima operazione i militari hanno denunciato due persone per resistenza a pubblico ufficiale e altri reati in esito a un pericoloso inseguimento iniziato dal lungomare Andrea Doria a Marina di Ragusa e terminato a Santa Croce Camerina. Il servizio è iniziato alle 22.30 di martedì quando due militari su auto “civetta” hanno notato una Fiat Punto, con il posteriore visibilmente appesantito. Mostrata la paletta, hanno intimato l’alt per procedere a un controllo. Il conducente, per nulla convinto, ha premuto l’acceleratore ed è fuggito. Ne è scaturito un folle inseguimento per le vie di Marina, prima sul lungomare, poi all’interno, poi lungo la Provinciale 120 verso Santa Croce e infine nel centro camerinense tra i pedoni terrorizzati. Alla fine, in una stretta via del centro santacrocese, il conducente apre la portiera e scappa a piedi con l’auto ancora in movimento. Questa finisce la sua corsa contro la Citroen di un residente e si ferma. Anche il passeggero tenta la fuga, ma viene bloccato. È un minorenne comisano. Attraverso il veicolo, peraltro sequestrato poiché privo di assicurazione, i militari risalgono al proprietario, un marocchino di 23 anni residente a Comiso. Per tutta la notte cercano, tra Santa Croce e Comiso. Aperta l’auto, la sorpresa, il portabagagli era stipato di prodotti di abbigliamento con marchi contraffatti. Sono stati sottoposti a sequestro 49 occhiali da sole, 9 foulard, 81 maglie polo, 70 paia di scarpe, 4 bermuda ed un telefono cellulare. A carico del marocchino s’ipotizzano altresì i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione, guida senza patente, commercio di occhiali da sole privi della marcatura CE, omessa copertura assicurativa, e poi guida pericolosa, fuga a seguito di sinistro stradale, sorpasso pericoloso. I carabinieri ricordano che il commercio di abbigliamento e occhiali falsi è un grave reato in considerazione del potenziale gravissimo pericolo per la salute. Recentemente il Nas dei Carabinieri di Ragusa ha scoperto che le scarpe cinesi contenevano prodotti tossici che provocavano irritazioni alla pelle dei piedi. S.M.