MESSINA. Fermo convalidato e trasferimento in una comunità. Questa la decisione del gip dei minori per un ragazzo di 16 anni che mercoledì scorso è stato sottoposto a fermo dalla Squadra mobile per tentata rapina, lesioni e detenzione di armi da taglio in concorso. Il sedicenne è finito in manette per un episodio avvenuto due giorni prima in via Brescia. Intorno alle 17,30 un giovane - mentre si trovava con un amico a bordo di un’auto ferma nei pressi di un istituto di credito - era stato assaltato da un ragazzo (giunto con altre due persone rimaste defilate) armato di un oggetto appuntito che si era infilato nell’abitacolo dal finestrino aperto e gli aveva intimato di consegnare i soldi urlando insulti. Il giovane alla guida dell’auto era riuscito a mettere in moto e scappare mettendosi in salvo, ma era stato anche ferito alla mano durante il parapiglia nel tentativo di allontanare l’aggressore. Gli agenti della Squadra mobile hanno subito avviato le indagini acquisendo anche le immagini della telecamera della banca che ha ripreso la scena. Il giorno dopo, i poliziotti hanno riconosciuto uno dei giovani immortalato dalle telecamere. Interrogato alla presenza degli avvocati Nino Cacia e Alessandro Trovato, il giovane si è assunto la piena ed esclusiva responsabilità per i fatti contestati. Il pm aveva chiesto l'applicazione della custodia in carcere. I difensori hanno invece evidenziato che l'applicazione della misura del carcere avrebbe comportato solo un effetto negativo proponendo invece di collocare il minore in una comunità protetta per consentire un adeguato percorso di recupero. Le. Ba.