MILAZZO. L'Autorità portuale non entra nelle polemiche e continua a programmare il futuro del bacino mamertino. Dopo le operazioni di banchinamento, iniziate alcuni mesi fa ed ancora in atto, l'ente messinese ha previsto 7 milioni di euro nel Piano delle opere triennali 2014-2016 e nel frattempo ha deciso di procedere all'affidamento della progettazione (impegno di spesa circa 450 mila euro) preliminare, definitiva, esecutiva, nonché al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione delle indagini. Nell'incarico sono anche incluse "le prove, i sondaggi e/o il complesso delle verifiche tecniche necessarie alla redazione della progettazione, nonché i servizi tecnici e gli elaborati necessari per l'approvazione della suddetta progettazione ai sensi delle vigenti norme, incluse le attività relative all'adeguamento tecnico funzionale del PRP propedeutico alla progettazione stessa". Il fine di questo intervento è quello di allargare il molo foraneo per consentire l'attracco di navi di lunghezza superiore ai 250 metri e al tempo stesso agevolare le operazioni a terra. "L'intervento - hanno spiegato al Port Autorithy - è mirato all'ampliamento della banchina che rappresenta la parte terminale del porto mamertino, preceduto dal Molo Marullo e dal cosiddetto Terzo Lotto"; è oggi costituito da una tratto rettilineo di lunghezza pari a circa 300 metri oltre a un dente in testata di lunghezza pari a circa 20 metri". Al momento questa parte di "prolungamento" è utilizzata come banchina di ormeggio dei rimorchiatori, e serve anche per far sostare le navi Siremar, dopo le operazioni commerciali. In quelle poche occasioni registrate, è servita ad ospitare le navi da crociera. La banchina del Molo Foraneo ha una larghezza 12 metri; nel tratto in testata, in corrispondenza del dente raggiunge i 28 metri, con una profondità di 10 metri. In atto la limitata larghezza del cosidetto "prolungamento" impedisce, di fatto, un comodo utilizzo della banchina e ciò in particolare ne limita l'uso sia per le operazioni commerciali e per gli accosti delle navi da crociera, non essendo possibile collocare comodamente le strutture ricettive per i passeggeri o i pullman.