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Capo d'Orlando, l'isola ecologica trasferita da contrada Pissi

CAPO D'ORLANDO. Trasloca l’isola ecologica di contrada Pissi e, oltre a ritrovare dignità il vasto piazzale a ridosso dello stadio «Ciccino Micale», si predispone tutto alla successiva realizzazione dell’Area di Ricovero ed Ammassamento che sarà presto approntata nella zona di Pissi. Proprio la prossima settimana il comune provvederà a rimuovere l’antiestetica «isola ecologica» che da qualche anno ospita i rifiuti di chi non riesce a smaltirli col porta a porta (ma spesso arrivano anche quelli di residenti nei centri vicini) che troverà spazio in una zona più nascosta e sorvegliata. Spostamento che dovrebbe migliorare anche la qualità della differenziazione per raggiungere l’obiettivo prefissato del 68% per il prossimo anno. Sino ad oggi, nonostante siano state cercate soluzioni per limitare l’impatto, l’isola è di terribile impatto per quanto domenicalmente si recano al vicino stadio. Così è stato deciso lo spostamento che rientra nell’ambito dei lavori che il comune realizzerà con un finanziamento di 800.000 euro stanziato dalla Presidenza del Consiglio tramite la Protezione Civile Regionale. Nascerà infatti, il centro operativo comunale che occupa circa 10.000 metri quadri di terreno in un’area perfetta per una simile struttura visto che a poca distanza si trova un ottimo sistema viario per collegarsi con gli svincoli autostradali e con l’elipista che sorgerà a Tavola Grande. Inoltre, proprio di fronte all’ Area di Ricovero ed Ammassamento c’è la sede del Gruppo di Protezione Civile Comunale che con i propri mezzi ed uffici garantisce la custodia e sorveglianza del campo durante tutto l’anno. L’Area avrà anche un Centro sanitario autonomo ed un impianto di illuminazione permanente ed una duplice funzione: quella di ammassamento e quella di ricovero. La prima è di riferimento ai soccorritori ed alle risorse necessarie per garantire un razionale impiego dei mezzi e degli uomini nelle zone di intervento, la seconda è quella in cui saranno installati i primi insediamenti abitativi che daranno alloggio temporaneo alla popolazione sfollata dalle proprie case. Inoltre saranno presenti anche moduli wc e docce. Nei diecimila metri di struttura sono previsti anche spazi per i parcheggi dei mezzi che lì saranno dislocati così da assicurare un rapido intervento nelle zone nebroidee e limitrofe.

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