MESSINA. Preavvisi di licenziamento per i 53 dipendenti dell'Ato3 rifiuti. Il commissario dell'ente, Ettore Ragusa, li ha inviati alle organizzazioni sindacali in attesa che le comunicazioni ufficiali giungano pure al personale. Oggi pomeriggio al Comune il vicesindaco Guido Signorino e l'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua (dovrebbe essere della riunione pure il direttore generale Antonio Le Donne) avranno un incontro con i sindacati sulla vertenza che dal primo ottobre potrebbe vedere a casa gli addetti dell'ambito territoriale ottimale che da due mesi non percepiscono lo stipendio (luglio e agosto). Secondo indiscrezioni, infatti, il decreto ingiuntivo della Messinambiente nei confronti dell'Ato3 da 6.678.000 euro euro ha bloccato tutti i conti della società di via Cavalieri della Stella, compresi gli stipendi degli addetti. L'Ato3 ha opposto ricorso al decreto ingiuntivo con udienza che si terrà l'11 settembre ma l'atto della Messiambiente, approvato dal tribunale, ha, per il momento, fermato i rubinetti dei conti dell'ambito territoriale ottimale. Il consigliere comunale del Pd, Benedetto Vaccarino, ieri, ha scritto un'interrogazione all'amministrazione. L'esponente politico segnala come soluzione prospettata anche dai sindacati che il personale potrebbe transitare all'Amam, l'azienda meridionale acque, tramite mobilità e sgraverebbe di circa 2 milioni di euro la spesa dei contribuenti della Tari per la riduzione delle spese generali sul ciclo integrato dei rifiuti dove sono a carico pure i dipendenti dell'Ato3. L'organico dell'ente è distribuito in 28 operai, 9 sorveglianti e 16 amministrativi. La Srr, società regolamentazione rifiuti, che dovrà prendere il posto degli Ato di tutta la provincia, non è ancora una realtà organizzata nonostante abbia composto il consiglio direttivo dallo scorso anno. L'Ato3 è in liquidazione dal 19 luglio 2010 a seguito della legge 9 dell'otto aprile 2010 (governo Lombardo) che ha riformato e dato il via libera alla cancellazione degli ambiti territoriali ottimali rifiuti in Sicilia. La composizione societaria dell'Ato3 ha visto sin adesso il 98,34% controllato dal Comune e l'1,66% dalla Provincia. Sui dipendenti dell'Ato3 vige un accordo Quadro regionale come per tutti i lavoratori degli Ato siciliani che prevede che "Il personale in servizio presso le società d'ambito e i consorzi d'ambito, assunto a qualsiasi titolo, in servizio alla data del 31 dicembre 2012, andrà a costituire un bacino temporaneo di lavoratori dal quale dovranno attingere i soggetti aggiudicatari del servizio, in ragione dell'attuazione dell'insieme dei piani di intervento e dei piani d'ambito". Per gli Ato3, adesso, i licenziamenti sono vicini.