MESSINA. Il manager dell'azienda Papardo-Piemonte Vullo fa marcia indietro e valuta la possibilità di istituire di nuovo il punto nascita dell'azienda trasferito di recente al Piemonte, all'ospedale Papardo. A darne notizia lo stesso Vullo in una nota ufficiale in cui dà conto di un incontro avuto a Palermo con i dirigenti dell'assessorato che hanno chiesto un piano di fattibilità ed una rimodulazione a questo punto del Piemonte. E' già una vittoria del sindacato e del comitato spontaneo pro Papardo. Il trasferimento del punto nascita del Papardo all'ospedale Piemonte aveva già sollevato un vespaio di polemiche. I sindacati, Ugl in testa, avevano annunciato il ricorso al tribunale amministrativo contro la delibera del manager Michele Vullo che aveva replicato: "Indietro non si torna". Ieri l'inaspettato dietro front.
Il sindaco, Renato Accorinti, la massima autorità sanitaria, in una nota di qualche settimana fa chiedeva alla Regione in maniera netta di fare l'esatto contrario di quanto poi ha fatto l'azienda Papardo-Piemonte: cioè di creare l'unico punto nascita, dotato anche di unità di rianimazione pediatrica, all'ospedale Papardo. I deputati nazionali e regionali lo avevano chiesto di persona al manager. I sindacati lo hanno tallonato passo passo. Ma lui, Michele Vullo, originario di Caltanissetta, con alle spalle un passato da sindacalista della funzione pubblica della Cgil e come dice da militante comunista, era andato avanti per la strada annunciata. Due settimane fa il punto nascita dell'ospedale Papardo ha fatto le valigie.
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