MESSINA. Sarà la settimana decisiva in Consiglio comunale per definire le tariffe di pagamento di Tasi (tassa servizi indivisibili) e Tari (la nuova tassa rifiuti) insieme al regolamento della Iuc, l'imposta unica comunale, che ingloba con l'Imu i pagamenti a carico dei cittadini con i criteri da seguire. Entro mercoledì l'aula dovrà aver approvato gli atti da inviare al ministero dell'Economia altrimenti le risorse previste per l'anno in corso nel Piano decennale di riequilibrio finanziario salteranno ancor prima di cominciare. Per la Tasi la giunta municipale ha già deciso di applicare l'aliquota massima del 3,3%, scenderà all'1% se il Consiglio non dirà sì in tempo e il Comune degli 8,8 milioni di euro previsti ne incasserebbe solo poco più di due. In più la prima rata della Tasi dovrà essere versata entro il 16 ottobre altrimenti dovrà essere pagata in un'unica soluzione il 16 dicembre. L'aliquota pari al 3,3 per mille è per le unità immobiliari adibite ad abitazioni principali (categorie catastali A2, A3, A4, A5, A6, A7) e le relative pertinenze intese, esclusivamente, quelle classificate nelle categorie catastali C2, C6 e C7. Restano in ogni caso escluse le abitazioni di categoria A1, A8 e A9 e le relative pertinenze. In questi giorni al Consiglio tocca confermare o correggere anche le quote che i contribuenti dovranno pagare per la Tari. Per la Tares, la precedente tassa, erano state polemiche vibranti contro l'amministrazione Accorinti per gli alti costi. Secondo quanto annunciato dall'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua il costo complessivo della gestione dei rifiuti da 44 milioni di euro scenderà a circa 41 e dunque anche le bollette saranno più basse rispetto agli ultimi pagamenti. I consiglieri dovranno votare anche il regolamento Iuc che contiene tutte le tasse. Nel Piano di riequilibrio è stato previsto come prima misura (in base a un prudenziale studio campionario elaborato dall'Urbanistica) che si genereranno entrate aggiuntive per circa 20 milioni dalle tasse sugli immobili mentre la seconda fa prevedere un incremento del gettito Imu-Tasi per circa 26 milioni. Per l'Imu relativo alle seconde case ma anche a fabbricati, aree fabbricali e terreni agricoli i contribuenti hanno già versato la prima rata di acconto il 16 giugno scorso pari al 50% dell'imposta annua in attesa del saldo.