MESSINA. Bluferries potrebbe lasciare il porto storico anche per i collegamenti veloci sullo Stretto e non solo via nave. Domani la scadenza delle offerte per la gara d'appalto ex Metromare (i catamarani che dal capoluogo conducono in Calabria in pochi minuti tranne sabato, domenica e di notte) che se dovesse andare deserta non consentirà più ulteriori proroghe come quella in corso, data a Bluferries e Ustica Lines, che si chiuderà il 31 dicembre. Anche la precedente gara, a giugno, non aveva visto concorrenti con la concessione di una proroga per altri sei mesi alle due Compagnie.
E' una questione di fondi statali che sarebbero insufficienti per le aziende di navigazione. La proroga in scadenza a fine anno è gestita da Bluferries e Ustica che ad oggi, per questo servizio, non hanno neppure firmato un contratto in sede ministeriale né ricevuto le risorse concordate per probabili mancanze di copertura economica. Il deputato nazionale Vincenzo Garofalo ha affermato che sul caso c'è un'informativa sul tavolo del ministro Lupi.
Due giorni fa la Bluferries aveva annunciato che dal 29 settembre toglierà una nave-traghetto su 3 e la trasferirà agli approdi di Tremestieri lasciando il porto storico dove per effetto dell'ordinanza del sindaco Renato Accorinti i tir non possono percorrere via Campo delle Vettovaglie se non dalle 14 alle 17 e dalle 21 alle 7. Mariano Massaro e Michele Barresi dell'Orsa si sono rivolti al prefetto Stefano Trotta segnalando che "chi emette ordinanze indiscriminate senza aver certezza di soluzioni alternative a garanzia dei servizi essenziali deve recitare un dignitoso mea culpa".
Se Bluferries lascerà il porto storico nel fine settimana e durante le ore notturne sarà impossibile attraversare lo Stretto con la navigazione pubblica. Le ricadute occupazionali sono significative: a Tremestieri resteranno solo due navi Bluferies con tabella a 7 (una nave 5 giorni su 7 e una 6 giorni su 7). La domenica per 16 ore Bluferries si ferma totalmente anche a Tremestieri. Gli esuberi quantificabili sono di 25 marittimi e 11 nell'indotto: 7 Comet Piazzalisti e 4 Nettuno multiservizi (2 pulizie e 2 biglietterie) per non parlare delle attività commerciali che ruotano intorno al porto. Anche il bar/trattoria Porta Messina rischia la chiusura. La gestione delle navi Bluferries costa nel porto storico 4 milioni di euro.
"C'è da dire che Bluferries evita di scommettere sul trasporto auto anche perché paga l'Iva al contrario dei vettori privati - prosegue l'Orsa - ci chiediamo quando l'Antitrust deciderà di fare la voce grossa". La novità sullo Stretto si chiama "D-Stretto" e sarà attivo da ottobre, in via sperimentale per sei mesi, il servizio ideato dalla società Caronte&Tourist in collaborazione con la consigliera comunale di Villa San Giovanni, con delega alle Pari Opportunità, Maria Grazia Richichi, finalizzato ad agevolare il costo economico del trasferimento in Sicilia per utenti bisognosi di trattamenti terapeutici. In particolare saranno riservati ai passeggeri provenienti da Villa San Giovanni, che versano in particolari condizioni cliniche, un numero di ticket a tariffa ridotta (15 euro andata e ritorno) corrispondente al numero dei traghettamenti necessari allo scopo sanitario-terapeutico.
Messina, è "battaglia" sullo Stretto
Bluferries dopo le navi a fine anno potrebbe lasciare anche i collegamenti veloci. Domani scade la gara d'appalto: dovesse andare deserta, niente proroghe
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