Lunghe code di auto, ore di attesa per gli automobilisti prima dello svincolo di Giostra tra Rometta e Messina per i lavori di ripavimentazione della rampa di uscita dello svincolo: 20 km di autostrada in direzione di Messina chiusi al traffico con gente inferocita che protestava. «Quella che doveva essere una semplice operazione di manutenzione del manto autostradale nello svincolo di Giostra, peraltro rimandata da mesi, esponendo così a rischio sicurezza migliaia di autoveicoli in transito ogni giorno, finisce nel ridicolo con ritardi di ore e ore nella ripresa della circolazione e mette a nudo tutti i limiti gestionali di un ente in stato confusionale». commenta Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina. «Cittadini, turisti e lavoratori sequestrati da ritardi e inconvenienti nei lavori inconcepibili che hanno limitato per oltre 12 ore la mobilità di una larga fetta di utenza già quotidianamente falcidiata dalle lunghe code sul viadotto Ritiro - conclude Barresi - e pertanto ci auguriamo che si faccia chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto». L’assessore alla Mobilità Urbana del comune di Messina Salvatore Mondello dice: «Come è noto, i lavori di pavimentazione che hanno interessato lo svincolo di Giostra, sono a cura del Consorzio autostrade siciliane. Il Comune è intervenuto negli incontri organizzati dalla Prefettura, esclusivamente nella qualità di Amministrazione dei territori interessati, per avere contezza della tempistica e della modalità relativi ai suddetti interventi. Ed è appunto nel corso di tali riunioni, alla presenza del Prefetto, delle Forze dell’Ordine e dei vertici del CAS, che questi ultimi unitamente all’impresa incaricata, avevano espresso ampia rassicurazione che il tutto si sarebbe realizzato entro le ore 14 di oggi». «Per questa ragione - prosegue - trattandosi di lavori essenziali e limitati nel tempo, si è concordato di poter dare il via libera. L’amministrazione comunale esprime quindi forte rammarico per il protrarsi dei disagi, che se pure sono dovuti a oggettivi problemi tecnici, tuttavia si traducono nel mancato rispetto degli impegni assunti dal CAS con la Prefettura e con il Comune. Nel comprendere quindi le legittime doglianze della cittadinanza per quanto sta avvenendo, si auspica, per il futuro, una gestione delle criticità da parte del CAS, che sia il più possibile funzionale e risolutiva, oltre che basata sulla certezza della tempistica annunciata per gli interventi, i cui ritardi non possono penalizzare un’intera città, meno che mai in tempi di esodo».