Non ce l'ha fatta, ha perso la sua battaglia più importante, lasciando nello sconforto quanti lo hanno amato ( e continueranno ad amarlo) e apprezzato in tutta la sua esistenza. Se n'è andato uno dei personaggi storici della movida messinese degli anni '80 anche se Enzo Russo, dalla sua consolle di dj, non si era mai allontanato dopo il periodo del boom. Ma Enzo Russo è stato tanto altro oltre la passione per la musica. Un padre, un marito e soprattutto, una gran bella persona.
Non un dj qualunque negli anni in cui la musica era davvero al centro di una serata in discoteca. Quando non era consentito "toppare" una sola traccia dei dischi in vinile che poggiavi sui piatti. Enzo Russo amava osare (Once in a lifetime dei Talking Heads la sua apertura di serata). Non i brani riempi pista con i quali si andava sul sicuro, lui voleva imporre la "sua" musica ed alla fine c'è riuscito. "Si va a ballare lì, c'è Enzo Russo", amavano dire molti giovani di quell'epoca programmando la serata da trascorrere in discoteca. Insomma, una sorta di marchio di fabbrica, una garanzia di divertimento. E così è stato per tanti anni ancora, quando amava cimentarsi anche con gli amici più stretti ed in serate amarcord, con i dischi di sempre che gelosamente custodiva.
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