Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ponte sullo Stretto, Salvini: «Appena conosceremo i costi, valuteremo se andare avanti»

Sugli uccelli scambio di battute con i Verdi. Nasce un gruppo di lavoro che coinvolge Sicilia e Calabria. Schifani ringrazia il ministro e il premier Meloni.

Salvini durante una manifestazione a Messina la scorsa estate

Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini stamattina - primo dicembre - è tornato a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, dicendo che «non è più rinviabile. È un’opera strategica», ha affermato. «C'è un progetto che va aggiornato», ha detto Salvini, sicuro che «una volta che saranno stimati i costi», il governo valuterà «la congruità e l’opportunità di andare avanti su questa opera». Salvini ha parlato in audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti prima in Senato e poi alla Camera.

«Col Ponte dello Stretto - ha aggiunto il leader leghista - si evita la condanna all’isolamento della Sicilia, che costa ai siciliani sei miliardi di euro all’anno». Poi ha sottolineato che l'opera  «permetterà la creazione di posti di lavoro veri». Per Salvini il Ponte «è una cosa assolutamente seria, non è uno scherzo».

Del Ponte ha parlato anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso delle dichiarazioni programmatiche all’Ars. «Il Ponte sullo Stretto - ha detto - è un tema che tocca tutta l’opinione pubblica. Abbiamo avuto già un primo incontro al ministero e ci è stato illustrato quello che sarebbe stato lo scenario che andremo a finanziare. Ovvero la riaccensione della società del Ponte sullo Stretto, posta in liquidazione in passato, prevista nella Finanziaria. Credo che si parta con il piede giusto, perché si riesuma un contratto che già esisteva. Il ministro - ha aggiunto Schifani, naturalmente con riferimento a Salvini - ha formato un tavolo tecnico tra Sicilia e Calabria. Siamo convinti che questa opera verrà realizzata e registro un grande impegno del governo su questo. Mi sento di ringraziare il governo nazionale e, in particolar modo, il premier Giorgia Meloni ma anche il ministro Matteo Salvini che, sia in campagna elettorale sia in questa fase, sta lavorando con efficace convinzione perché questa opera possa venire alla luce».

La notizia data da Schifani, ovvero della formazione di un gruppo di lavoro fisso, è confermata dal ministero. Salvini ha già firmato il provvedimento per la costituzione della task-force, coinvolgendo oltre ai governatori delle due Regioni anche i Comuni di Messina e Reggio Calabria. Per il Mit si tratta di «un importante riconoscimento al ruolo degli enti locali. L’obiettivo è studiare le esigenze di Sicilia e Calabria anche in considerazione del progetto di Ponte sullo Stretto».

Tra le tante esigenze ci sono quelle di cui parlano ambientalisti e animalisti, che un paio di giorni fa hanno provocato uno scambio polemico di battute fra Salvini e ed Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde e deputata di Alleanza Verdi-Sinistra. «Mi dicono che un problema potenziale potrebbero essere gli uccelli, che sbatterebbero contro il Ponte. Ma gli uccelli non sono mica scemi, svolazzerebbero intorno», aveva dichiarato il ministro. «Non può essere, non è possibile che abbia davvero detto quelle parole. Siamo sconcertati. Il governo si faccia carico di restituire serietà al dicastero», lo aveva bacchettato la co-portavoce di Europa Verde.

“Riteniamo insoddisfacenti le risposte del ministro Salvini su quattro opere fondamentali per lo sviluppo della Sicilia: nessuna assicurazione sulla certezza dell'aggiudicazione della Catania-Ragusa entro il 31 dicembre. Se non viene rispettato il termine rischiamo che l’opera venga definanziata. Nessun cenno alla viabilità secondaria siciliana: come intende intervenire?”. Così il capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, a margine dell’audizione del ministro alle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini.
“Generico è stato inoltre – afferma Barbagallo - il riferimento alla sostituzione del commissario sulla Caltanissetta-Agrigento e sui ritardi dell’anello ferroviario Palermo-Catania-Messina, addebitabili, a detta del ministro, ai ritardi nell’emissione dei pareri degli enti locali interessati. Per questo faremo specifici atti ispettivi – conclude - per conoscere lo stato dell'arte nel dettaglio e la condotta del governo”.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia