
«Drive In era un era un programma cult, un’invenzione per l’Italia perché veniva dall’America e che Antonio Ricci furbescamente e intelligentemente ha voluto portare in televisione. Lo spirito era quello di una divertente comicità con personaggi molto rocamboleschi, tipici dell’epoca». Lo dice l’attore Massimo Boldi che ha ricevuto il Premio Massimo Troisi al Marefestival a Salina.
«Questo premio - prosegue Boldi - che porta il nome di Massimo Troisi è per me qualcosa di davvero speciale. Rappresenta non solo un riconoscimento, ma anche un tributo a tanti anni di lavoro, a una carriera fatta di passione, risate, e anche di sacrifici. E poi io e Troisi eravamo amici. Non ci vedevamo spesso in Italia, ma capitava di incontrarci all’estero, come a Los Angeles, ai tempi in cui c'era Vittorio Cecchi Gori. Erano anni bellissimi, vissuti tra sogni e speranze, e qualche dollaro in tasca».
«Oggi - conclude Boldi - è un’altra epoca, un altro momento e un altro tipo di pubblico. Oggi mi piace molto Christian De Sica: non è solo un comico, è un attore comico, con la A maiuscola. E con Neri Parenti e Fausto Brizzi abbiamo fatto grandi cose». Insieme a Boldi è stato premiato Ezio Gregio che ha ricevuto la targa d’argento 2025.
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