
Natale alle Eolie: Massimo Boldi, il re del cinepanettone, lancia l’idea tra il (poco) serio e il (molto) faceto. mentre chiacchiera nel salotto del Salina Marefestival 2025, prima di ricevere il premio che ricorda Massimo Troisi, uno che proprio in quest’isola girò il suo capolavoro, Il postino, prima di andarsene prematuramente. È così - ilare - questo festival giunto alla quattordicesima edizione con cento premi Troisi consegnati dal 2012 ad oggi. È celebrativo, sì, ma anche introspettivo, nostalgico, sociale. Un po’ sodale, se volete, con chi più di altri è legato a questo territorio, come il sempre-presente Ezio Greggio (quasi più volte qui che nello studio di Striscia la Notizia) o l’attrice al sapore-di-mare Marina Suma - papà di Avola e zia di Salina - che nella propria casa sull’isola quest’anno potrà appendere il meritato premio Troisi.
Non a caso, è la messinese Maria Grazia Cucinotta, l’altro volto italiano del Postino, la madrina di una rassegna - messa su dal direttore artistico Massimiliano Cavaleri e dalla direttrice organizzativa Patrizia Casale e condotta, al fianco dello stesso Cavaleri, dalla giornalista Nadia La Malfa, di origini mamertine e quindi dirimpettaia dell’arcipelago - che è capace di offrire un giusto tributo alla carriera di personaggi prestigiosi (quest’anno premiati anche Alessandro Preziosi, Giuseppe Zeno, Cristina Comencini e Barbara Foria) e allo stesso tempo di scoprire talenti emergenti e opere d’eccezione in produzioni non ancora rischiarate dalle luci della ribalta. Ne sa qualcosa Luca Sherif, che ha scritto e interpretato il cortometraggio Fragile diretto da Simone Piccoli, la storia di un istruttore di apnea italo-egiziano che ha sconfitto una grave malattia, la rettocolite ulcerosa. Oppure Carlo Loforti, regista del documentario La teoria dei contrasti, che ripercorre la bellezza e le contraddizioni del territorio di Bagheria, Santa Flavia e Casteldaccia, attraverso la testimonianza di illustri rappresentanti di un angolo paradigmatico della Sicilia guidati da Roberto Magnisi, direttore delle Cantine Duca di Salaparuta, primo motore di un progetto visionario che vuole coniugare le tradizioni enologiche a quelle culturali.
Ne sa qualcosa anche Daria Biancardi, voce gospel che i palermitani rivendicano con orgoglio ma che ormai, grazie anche alla tv (All Together Now su tutti), appartiene a un pubblico sempre più vasto che travalica persino i confini nazionali. Daria ha regalato al pubblico di Malfa la propria interpretazione di alcune celebri colonne sonore, prima di ritirare il suo premio Troisi e confessare che questa è stata la sua prima volta a Salina. Tornerà di certo, calamitata dal potere seduttivo di un’isola incomparabile.
Daria Biancardi con il premio Troisi

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