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Operazione "Buco Nero", revocata l'interdizione a tre commercialisti

Per il gip si comportarono correttamente e possono tornare a svolgere l’attività professionale

MESSINA. Potranno tornare a svolgere attività professionale tre commercialisti sospesi a seguito dell'operazione "Buco nero" scattata la scorsa settimana sulla bancarotta fraudolenta che ha coinvolto il gruppo Demoter dell'imprenditore Carlo Borella. Lo ha deciso il gip Maria Luisa Materia che ha disposto la revoca della misura interdittiva già applicata nei confronti dei commercialisti Gaetana Patrizia De Luca, Maria Antonietta Chillè e Giuseppe Scandurra. Avevano il divieto di esercitare la professione per due mesi. Secondo l'accusa quali componenti del collegio sindacale della Demoter non avrebbero controllato e vigilato sulle operazioni societarie. La procura aveva chiesto ed ottenuto dal gip la sospensione dalle funzioni. Il provvedimento iniziale è stato seguito dall'interrogatorio dei professionisti, come previsto in questi casi. A seguito dell'interrogatorio il magistrato ha revocato il divieto e quindi la sospensione dall'attività professionale. Il gip accogliendo la richiesta di revoca della misura interdittiva avanzata dai difensori, gli avvocati Carlo Autru Ryolo (per De Luca e Chillè) e Daniela Agnello (per Scandurra), valutate le dichiarazioni rese in sede di interrogatorio di garanzia dei tre professionisti, ha ritenuto che non ci fossero gravi indizi di colpevolezza rispetto a tutte le condotte contestate ai tre commercialisti. Il pubblico ministero aveva dato parere sfavorevole.

In particolare, il gip ha rilevato che i commercialisti De Luca, Chillè e Scandurra, quali componenti del collegio sindacale della Demoter S.p.A., hanno esercitato correttamente il loro dovere di controllo e vigilanza fino a quando sono rimasti in carica. Alla luce di questo provvedimento e delle precedenti deduzioni formulate dallo stesso gip che, rigettando la richiesta del pubblico ministero, aveva già escluso i gravi indizi di colpevolezza nei confronti del Revisore Salvatore Cacace, è stato reso evidente il comportamento corretto e professionale sia di Scandurra che di tutti i componenti dello Studio Commerciale Cacace.
L'operazione "Buco nero" è scattata lo scorso 30 settembre. Le indagini svolte dalla Squadra mobile e coordinate dai sostituti procuratori Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, hanno preso il via dall'analisi incrociata di altre indagini e dall'elaborazione di risultati di altri procedimenti. Spulciando tra le carte della società Demoter spa gli investigatori hanno scoperto che i componenti del gruppo imprenditoriale avrebbero realizzato un progressivo svuotamento della società. La Demoter, dichiarata fallita nel 2013 operava nel settore degli appalti pubblici, ha realizzato importanti lavori come autostrade, acquedotti, metanodotti, gallerie, opere ferroviarie sia in Italia che all'estero. Secondo i risultati delle indagini sarebbero stati sottratti rami aziendali che sarebbero finiti in nuove società per mantenere in vita le attività del gruppo.

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