BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Sarà un ottobre nero per i contribuenti barcellonesi, che in poche settimane dovranno versare nella casse del Comune gli importi dovuti per la Tasi, che scadrà il 16 ottobre, e per la Tari, la cui prima scadenza era fissata al 15 ottobre, ma è stato posticipata al 31 ottobre, per i ritardi nell'invio delle bollette. A questo si aggiungono per dicembre le seconde rate di Tasi, Tari e Imu, per un fine d'anno tutto da dimenticare. Alla base dell'accavallarsi delle scadenze tributarie c'è il ritardo nell'approvazione delle tariffe della Iuc, l'imposta unica comunale, che comprende le tre diversa forme di tassazione, arrivata solo l'8 settembre scorso da parte del Consiglio comunale. Con l'approvazione della delibera predisposta dalla giunta è stato fissato il tetto del gettito previsto per la Tari pari a 5 milioni e 200 mila euro a copertura dei costi del servizio d'igiene ambientale e per la Tasi pari a 1 milione e 800 mila euro, che serviranno per i servizi garantiti da Palazzo Longano. Per una famiglia media si tratta di una vera e propria stangata, se si considera che l'importo della Tasi per una casa di 90 metri quadrati, senza detrazioni, ammonta a circa 200 euro, da versare in due rate, e che per la Tari il costo medio previsto è molto simile a quello della vecchia Tarsu, circa 300 euro, da versare in due rate. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.