Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Corsi d’oro, dissequestrati beni alla moglie del deputato Genovese

MESSINA. Il Tribunale del Riesame ha restituito parte dei beni che erano finiti sotto sequestro preventivo disposto dal gip Giovanni De Marco, su richiesta della procura, nell'ambito della seconda tranche dell'inchiesta "Corsi d'oro" sulla gestione della formazione professionale. Contro il provvedimento, eseguito dalla Guardia di Finanza, è stato presentato ricorso ed adesso il Tribunale del Riesame (presieduto dal giudice Maria Militello), ha deciso di accogliere la tesi della difesa disponendo la restituzione di alcuni beni. Torna a Chiara Schirò, moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese, una villa di Ganzirri, finita sotto sequestro preventivo. Il tribunale del Riesame ha infatti accolto il ricorso presentato dall'avvocato Nino Favazzo annullando completamente il decreto di sequestro preventivo che metteva "sotto chiave" beni di Chiara Schirò, intestataria di una parte dell'immobile di Ganzirri. L'avvocato Favazzo ha ottenuto dal riesame anche l'annullamento dei sequestro di beni delle società Caleservice e Centro Servizi che sono stati restituiti. I giudici del Riesame, hanno inoltre ridimensionato il sequestro di beni nei confronti del deputato regionale Francesco Rinaldi e di Giovanna Schirò che è stato limitato a circa tremila euro ciascuno. Ridimensionato anche il sequestro nei confronti di Roberto Giunta ridotto a 130 mila euro. Infine il Tribunale ha inoltre ha accolto i ricorsi di Giuseppina Pozzi, Natale Lo Presti, presentati dall'avvocato Bonni Candido e della società Napi Service Srl , una delle società fornitrici degli enti Ancol, Aram e Lumen al centro dell'inchiesta, difesa dall'avvocato Elena Florio ed ha annullato il decreto di sequestro preventivo disponendo la restituzione degli immobili in sequestro.

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