CARONIA. I carabinieri hanno perquisito undici abitazioni e alcuni veicoli di residenti nella frazione di Canneto di Caronia (Me), interessata da incendi inspiegabili a cominciare dal 2004. Notificata anche un'informazione di garanzia a una persona per incendio e danneggiamento, per alcuni episodi che si sono verificati fra il 20 luglio e l'8 ottobre scorsi. Dopo gli incendi del 2004, la Protezione civile istituì un gruppo per studiare gli strani fenomeni e la procura di Mistretta aprì un'indagine, poi archiviata. Quest'anno - dopo un periodo di relativa normalità - si sono verificati altri casi di combustione senza alcun apparente motivo. L'indagato è un giovane di 25 anni, Giuseppe Pezzino, che secondo l'accusa avrebbe incendiato in più occasioni alcuni suppellettili di casa, nell'intento di farli rientrare tra quelli inspiegabili e ottenere un eventuale risarcimento. A casa Pezzino vi fu un rogo lo scorso 28 luglio. Il capofamiglia, Nino, che è anche presidente del comitato di cittadini che si è costituito dopo gli incendi inspiegabili, sottolineò in quell'occasione che «le fiamme sono partite a ridosso di un armadio e si sono propagate alla camera da letto; non sappiamo cosa sia accaduto». Durante le operazioni di spegnimento rimasero leggermente ustionati il proprietario dell'appartamento e il figlio. Nelle settimane successive, l'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, installò una centralina per un primo monitoraggio nella frazione, non scoprendo nulla di rilevante. In passato Nino Pezzino, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se potevano esserci degli interessi da parte di qualcuno ad appiccare gli incendi, aveva ironicamente risposto: «Sì certo, come no. Per mesi siamo stati al buio, il valore commerciale della casa è colato a picco...».