MESSINA. Uno si è scagliato sulla compagna e sulla suocera, l'altro ha aggredito la moglie con la cinghia. Entrambi sono stati arrestati, il primo è ai domiciliari, l'altro è tornato libero ma è stato allontanato dalla casa familiare. Storie di violenti litigi familiari e incomprensioni di coppia dietro i due arresti eseguiti nell'ultimo fine settimana dagli agenti delle volanti. Drammatica la lite avvenuta a Bisconte in casa di un uomo di 30 anni finito ai domiciliari per aver minacciato la moglie e la suocera con una tenaglia. Anche qui era presente la figlia di pochi anni. Gli agenti lo hanno bloccato, non senza difficoltà.
Poi hanno subito provveduto a soccorrere le due donne che, medicate al pronto soccorso hanno riportato ferite giudicate guaribili, la suocera in giorni 6, la compagna in giorni 25. Quest'ultima ha infatti riportato una frattura delle ossa del naso, un trauma cranico, contusioni ed ematomi alle braccia. Pare sia stata la gelosia e l'alcool a far scattare la furia dell'uomo che non avrebbe esitato a colpire più volte al capo ed al volto la donna e a prendersela con la suocera quando questa ha cercato di difendere la figlia. Durante l'aggressione non ha risparmiato vasi, piatti e bicchieri, per poi distruggere tavolo e sedie, persino due porte dell'appartamento. I successivi accertamenti hanno confermato precedenti denunce da parte della donna. Giudicato per direttissima gli sono stati concessi i domiciliari a casa del padre. E' stato difeso dagli avvocati Nino Cacia e Alessandro Trovato.
E' tornato libero ma è stato allontanato dalla casa familiare l'uomo di 28 anni che avrebbe aggredito la moglie di 23 anni con una cintura in cuoio colpendola ripetutamente. Le cinghiate seguite ai calci e pugni e sono state interrotte solo perché lei avrebbe afferrato un coltello per difendersi. Presenti la figlia di 8 mesi e l'altra di 3 anni che avrebbe tentato di allontanare il padre e sarebbe stata spinta via. I poliziotti delle Volanti intervenuti in casa della coppia hanno trovato la donna in evidente stato di shock con ecchimosi visibili al capo e al volto. Dopo essere stata medicata da personale del 118, ha raccontato di una lunga serie di aggressioni, mai denunciate. Il processo per direttissima è stato rinviato al 27 ottobre. E' stato difeso dall'avvocato Salvatore Silvestro e Marinella Ottanà. Intanto ieri è stato interrogato Albino Fracasso accusato di aver accoltellato l'ex compagna. L'uomo resta in carcere. Le. Ba.
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