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Messina "ripulita", cinquecento tonnellate di rifiuti a Motta

Dopo il via libera della Regione al lavoro i mezzi della Messinambiente. Costi più alti, ma si va verso la normalità. Soddisfazione di Ciacci e Ialacqua

MESSINA. Cinquecento tonnellate di rifiuti tra ieri e la nottata di giovedì, hanno abbandonato la città con destinazione Motta Sant'Anastasia. E' andata avanti come un treno la raccolta e il trasporto della spazzatura a Messina che da giovedì notte scarica a Motta Sant'Anastasia, la discarica gestita dall'Oikos. Costerà 110 euro a tonnellata, più il trasporto. Quaranta euro in più circa rispetto alla discarica di Mazzarrà chiusa e sigillata su ordine della magistratura per abusi edilizi ed ambientali.  Emergenza rifiuti virtualmente finita a Messina e in altri 72 comuni. Giovedì pomeriggio l'ordinanza del dipartimento rifiuti che autorizzava le discariche ad aumentare la propria potenzialità. In serata nella stessa giornata il decreto autorizzativo per il capoluogo. Ieri i decreti per gli altri comuni che invece scaricano a Grotte San Giorgio: il completamento dell'iter amministrativo. Messina scarica a Motta. Gli altri comuni a Grotte San Giorgio. L'emergenza rifiuti è virtualmente finita. Virtualmente perché adesso ci sarà da smaltire l'enorme quantità accumulata sui camion, su cassoni e nei depositi sulle piattaforme. I viaggi sono iniziati dal capoluogo giovedì dagli altri comuni ieri. Gli altri comuni, da Milazzo a Lipari, scaricheranno a Grotte san Giorgio, un impianto che si trova tra Lentini e Catania.

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