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Tagliandi assicurativi falsi, cinque denunciati a Messina

Sono due messinesi e tre cingalesi. Ogni contrassegno fasullo venduto 100 euro per semestre

MESSINA. Il tagliando dell'assicurazione falso costava 100 euro ogni semestre. A riprodurlo un messinese che tramite un altro complice, procacciatori di clienti, li rivendeva a tre cingalesi. Con questo sistema due uomini rispettivamente di 39 e 49 anni, avevano pensato di aggirare il problema del "caro assicurazione auto", un meccanismo che è stato scoperto dalla polizia stradale che ha denunciato sia i messinesi che i cingalesi. I due messinesi sono stati denunciati in concorso, per truffa, falsificazione di sigilli, produzione e uso di documentazione falsa mentre i tre cingalesi sono stati denunciati per uso di documentazione falsa.

Questi ultimi hanno subìto anche il sequestro dei mezzi ed è stata elevata loro una multa salata. L'indagine comincia diversi mesi fa quando la polizia stradale si accorge che in alcune auto di proprietà di tre cittadini originari dello Sri Lanka, il tagliando dell'assicurazione esposto sul parabrezza è falso. Gli agenti non si limitano a constatare che si tratta di un contrassegno senza valore, ma decidono di approfondire le indagini arrivando ad identificare un messinese di 39 anni che aveva messo in piedi un'attività remunerativa. In pratica, secondo quanto accertato dai poliziotti, il trentanovenne riproduceva i tagliandi assicurativi , vendendoli poi al costo di 100 euro per semestre a clienti procacciati da un altro messinese di 49 anni. E' scattata la perquisizione in casa di entrambi dove gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato numerosi contratti assicurativi in bianco di note agenzie assicurative, ma anche timbri, computer, stampanti e tutto l'occorrente per la riproduzione della documentazione falsa.

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