MESSINA. C'è una vertenza "in sonno" in città: dimenticata e quasi ignorata sullo sfondo della crisi economica. Si tratta di quella dei dipendenti della clinica Santa Rita. Ventisette lavoratori, da quasi tre anni, non percepiscono più né stipendio né ammortizzatori sociali e il loro destino è appeso alla decisione del tribunale fallimentare che si pronuncerà sul futuro della clinica dove lavoravano e sulla proposta di acquisizione formulata da un altro istituto privato accreditato. Mercoledì il tentativo in prefettura di fare intervenire il rappresentante del governo, ma dal palazzo del governo attendono le decisioni della magistratura. E intanto, incombe la revoca dell'accreditamento da parte della Regione. Sul portone d'ingresso della Santa Rita, che è sbarrato da una cancellata chiusa da un grosso lucchetto, c'è ancora il cartello lasciato dalla proprietà tre anni fa: "si interrompe momentaneamente l'attività ci scusiamo per il disagio". Invece nessuna ripresa. Di mezzo però successivamente c'è stato il fallimento della società che gestiva la clinica. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI MESSINA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA