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Inchiesta Cas: appalto «truccato», Frisone respinge le accuse

MESSINA. Ha scelto di rispondere, spiegando e chiarendo tutti gli aspetti dell'inchiesta che lo riguardano Letterio Frisone, il funzionario del Cas, (consorzio per le autostrade siciliane), finito nell'inchiesta della Dia relativa ad un appalto per la sorveglianza assistita sulle autostrade A/18 A/20. Per oltre un'ora è stato sentito dal gip Maria Luisa Materia nell'interrogatorio di garanzia che si è svolto alla presenza dell'avvocato Valter Militi, difensore di Frisone.

Presente anche il sostituto procuratore della Dda Fabrizio Monaco che ha curato l'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita. "Ha risposto fornendo chiarimenti per quanto riguarda la sua posizione - afferma l'avvocato Valter Militi - spiegando quello che è accaduto". Frisone dunque avrebbe negato le accuse. Secondo gli investigatori Frisone avrebbe ricevuto, in varie tranche, circa 100 mila euro dagli imprenditori Duca e Venuto per poter conseguire altri appalti dal Cas, inoltre avrebbero sostenuto anche le spese per la ristrutturazione di una villa ad Acqualadroni.

 

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